Scorte finite e zero neve ora siamo agli sgoccioli: "Acqua fino al 25 luglio"

Risorse giù del 61% rispetto al dato storico e il "magazzino" per irrigare è già vuoto

Scorte finite e zero neve ora siamo agli sgoccioli: "Acqua fino al 25 luglio"

Le scorte sono finite, il rilascio della neve è praticamente azzerato dal caldo, e senza novità meteo, l'agricoltura lombarda non ha acqua per più di dieci giorni.

La data limite è il 25 luglio, quella indicata ieri dalla Regione. Il Nord è in piena emergenza. Le piogge sono inesistenti e le temperature sopra la norma non danno tregua. Relativamente tranquillo, per ora, l'uso domestico dell'acqua - soprattutto a Milano e in pianura - ma a fare le spese della siccità sono le aziende agricole, settore peraltro cruciale per l'economia lombarda.

Il punto sulla crisi è stato aggiornato ieri, in Regione, dal presidente Attilio Fontana e dall'assessore Massimo Sertori, che sta tessendo il lavoro con gli altri enti per raggiungere l'obiettivo minimo: arrivare al primo raccolto.

Il quadro in Lombardia «è piuttosto grave». «Con meno 61% di risorsa idrica rispetto allo storico, con zero neve sulle montagne, da sempre il nostro magazzino per affrontare l'estate - ha spiegato Sertori - diventa veramente difficile gestire e coordinare la stagione irrigua ma la Regione sta facendo un lavoro molto attento in coordinamento con le associazioni e gli enti preposti per far fronte alla situazione. Abbiamo messo in campo il primo provvedimento il 31 marzo, alla luce del fatto che c'era poca risorsa idrica e abbiamo deciso di posticipare i rilasci. Dopo 10 giorni, avevamo ottenuto una piccola scorta e così è partita la stagione irrigua». «Sulla situazione idropotabile non ci sono particolari criticità - ha chiarito l'assessore Sertori - sono stati fatti però appelli ai cittadini per un uso consapevole dell'acqua».

«Alcuni Comuni hanno fatto ordinanze per un uso consapevole dell'acqua per riempire le piscine o irrigare gli orti, e abbiamo qualche criticità nella parte alpina e prealpina - ha precisato Sertori - ma non abbiamo criticità nella zone in pianura, come a Milano». «Al momento sull'utilizzo idropotabile non c'è un problema diffuso, mentre c'è per l'uso irriguo in agricoltura e ci stiamo adoperando è quello di salvare almeno il primo raccolto».

Mercoledì è stato firmato il provvedimento per la deroga al minimo deflusso minimo vitale sul bacino dell'Adda, mentre ieri è toccato al bacino dell'Oglio. «Anche questi provvedimenti - ha ricordato Sertori - vanno in aiuto al comparto agricolo».

Già molto critica la situazione dei laghi. Il livello attuale del lago Maggiore è -6,2 centimetri e se non piove si prevede di poter mantenere l'erogazione fino al 25 luglio, preoccupa il lago di Como (- 38,2 centimetri) anche qui in assenza di precipitazioni la deadline è il 25 luglio, così come per il lago d'Iseo (-22,3 centimetri) e quello d'Idro che sta toccando i minimi. «Tiene» meglio il lago di Garda, ma messi in campo tutti gli accordi per sostenere l'agricoltura, non resta che guardare al cielo.

«Le ultime riserve per l'agricoltura si stanno esaurendo e

oltre il 25-30 luglio non possiamo andare - ha detto Fontana - Per l'acqua potabile, grazie al cielo, la falda è ancora ricca e non abbiamo, per ora, preoccupazioni». «L'unico auspicio è che possa ricominciare a piovere».

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