Per promuovere la città un po' di sano storytelling non guasta. Beppe Sala da qualche mese sta battendo a tappeto le periferie con gli appuntamenti del «caffè col sindaco» il sabato mattina e lo ripete come un mantra, da Crescenzago o alla cascina di via Fratelli Zoia al lato opposto della città. Porta l'esempio del quartiere «NoLo», che «non è profondamente cambiato», ma è bastato parlare di North of Loreto invece di accostarlo a viale Monza, decisamente meno appealing, per attirare turisti (delusi o meno dalla realtà, dipende dalle aspettative). Sala ha festeggiato ieri il terzo anno di mandato e fin qui ha ampiamente abusato dello storytelling. Ecco perchè dopo la sconfitta di Ema - l'Agenzia del farmaco persa al sorteggio con Amsterdam nel novembre del 2017 - se lunedì il tandem Milano-Cortina non si aggiudicherà i Giochi invernali del 2026 sarà chiamato a presentare molto velocemente fatti ai milanesi. Soprattutto nelle periferie, dove non si accontentano dei caffè ma aspettano i risultati di quel faraonico «piano quartieri» che stenta un po' a decollare. Per l'obiettivo Olimpiadi (tra l'altro) ha messo in stand by il progetto di riaprire i Navigli che poteva segnare l'impronta del suo mandato.
Meno parole ma fatti. La giunta proclama la smart city ma alla vigilia del voto per le Europee è andato in tilt il sistema informatico del Comune: Anagrafe chiusa per ore, gente in coda per i certificati elettorali, figuraccia sui tg nazionali. Città green? Per ora il conto più alto lo pagano i milanesi. Al pensionato che settimane fa contestava a Sala che per colpa di Area B non può nemmeno caricare i sacchi della spesa al supermercato a 500 metri da casa, perchè tra il garage e il centro commerciale c'è una telecamera e non ha i soldi per comprare un'auto ecologica, il sindaco ha assicurato che ci sono «buone probabilità» che il governo stanzi i fondi per allungare la metropolitana a Baggio. Campa cavallo. E come ringraziamento per chi, volente o nolente, rinuncia a girare in macchina, da metà luglio scatterà l'aumento del biglietto Atm a 2 euro.
Sala ha ricordato il «sorteggio maledetto» sull'assegnazione di Ema come «uno dei momenti più brutti» della sua carriera da sindaco, e in vista del voto di lunedì non sa «che ferri toccare adesso». In caso di sconfitta, lo sa bene, finirà sul banco degli imputati anche se il lavoro di diplomazia con i membri del Cio è in mano al Coni e il supporto del governo è arrivato solo quando si è capito che c'erano buone chance. Va detto. A Milano invece, sparito il fumo delle sfide internazionali non avrà più alibi.
Ha parlato di Daspo urbano per i rom, di una «scatola nera» a bordo per permettere agli anziani di girare in Area B, di biglietto breve scontato per i mezzi, di un piano per le periferie? Passi ai fatti a brevissimo o rischia di essere ricordato solo come il sindaco dei divieti e degli aumenti.ChiCa
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