Se sei extracomunitario e sali su un treno delle Nord senza biglietto non ti succede niente. Se invece sei italiano, dalla faccia pulita, beh allora sono dolori. Come ha scoperto ieri un ragazzone di Lentate di Seveso, Gianmarco P., diretto a Milano per lavoro (si occupa di security in un negozio del quadrilatero). Prima di partire da casa, per distrazione, ha preso il tesserino della sorella Veronica invece del suo, l'ha ricaricato per il mese di agosto (77,50 euro) e appena salito s'è accorto dell'errore. Perciò, da viaggiatore scrupoloso, ha segnalato il disguido al capotreno che lo ha trattato... da terrorista. L'ha fatto scendere, gli ha sequestrato l'abbonamento ricaricato, gli ha fatto rifare il biglietto e l'ha tenuto fermo al posto di polizia in attesa del riconoscimento, via telefono, del padre. Già perché il nostro era sprovvisto di un documento d'identità. Per sua piccola fortuna, un agente della Polfer ha capito al volo e ha amabilmente fatto capire al capotreno che non era alle prese con un parente di Bin Laden.
Ma la disavventura del nostro non si è conclusa qui. Perché poi la sorella è andata in piazzale Cadorna agli uffici delle Nord per recuperare il proprio tesserino, ma le hanno cortesemente fatto sapere quanto segue: 1) servono altri cinque euro per rifare il tesserino che non è mai arrivato agli uffici milanesi. 2) bisogna aspettare un po' di tempo perché nel frattempo i terminali si sono inceppati.
Alla fine, unica nota lieta, il protagonista di questa incredibile disavventura, è arrivato puntuale sul posto di lavoro e con l'obolo di cinque euro, l'abbonamento è stato restituito alla legittima proprietaria.La morale della storia è soltanto una: orse conviene travestirsi da vu' cumprà e non avvertire assolutamente il capotreno se per caso sei salito senza biglietto. Soltanto così la farai franca.
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