I difetti stavano già nella progettazione. L'esistenza della «Piramide» del Cimitero Monumentale - la costruzione funeraria da 25 milioni di euro realizzata tra il 2001 e il 2004 per mettere a disposizione oltre 50mila cellette per il caro estinto - è stata caratterizzata fino ad oggi soprattutto dalle polemiche. Infiltrazioni d'acqua, degrado, i problemi sono emersi quasi subito e a peggiorare la situazione negli anni c'è stato il fallimento della ditta incaricata dei lavori e un contenzioso legale. Nel 2015 la giunta Pisapia ha stanziato due milioni di euro per la manutenzione dell'edificio, in primavera sono partiti i cantieri e gli operai stanno lavorando non stop per terminare la riqualificazione della parte più ammalorata della Piramide entro febbraio. La Commissione lavori pubblici del Comune ieri ha svolto un sopralluogo al Musocco per vedere dal vivo l'avanzamento delle opere. Ora, fa presente la consigliera Pd Alice Arienta, «si rende necessario inserire nel Piano degli interventi anche l'altra parte dell'edificio. É un segno di civiltà mantenere in ordine i luoghi funerari». I tecnici hanno spiegato che a parità di costi è stato possibile applicare nuove tecnologie e materiali più resistenti al tempo. Oltre all'emergenza della Piramide secondo il consigliere di Forza Italia Fabrizio De Pasquale «va risolta anche la questione dei rom che si accampano con i camper nei parcheggi liberi del cimitero arrivando da via Gallarate. Fino a qualche anno fa c'erano dei portali che impedivano l'accesso ai veicoli oltre una certa altezza, ma con le opere di viabilità eseguite per Expo sono stati eliminati. Bisogna ripristinarli per bloccare le roulotte e la presenza dei nomadi che chiedono l'elemosina e infastidiscono i cittadini all'ingresso del Musocco».
La Pd Diana De Marchi, che già in passato si è battuta per l'utilizzo di assessora invece di assessore nei regolamenti comunali, ha ringraziato le donne dell'Anpi che in maniera volontaria
aiutano a tenere pulite e sistemano le lapidi di donne, ma fa notare che vengono «definite sulle targhe partigiano. Chiediamo che, laddove le targhe siano da sistemare o sostituire, si utilizzi la dicitura partigiana».ChiCa
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