Spariti 90 posteggi: insorge corso Indipendenza

Spariti 90 posteggi: insorge corso Indipendenza

I residenti di corso Indipendenza non vogliono essere parcheggiati nella voce burattini. Non accettano che l’amministrazione tiri i fili sulle loro teste, ma soprattutto delle loro tasche. «Tutto quello che il Comune sta facendo d’imperio con i parcheggi è una chiara azione per spillarci soldi. Ci mette alla prova riducendo i posti auto, inoltre pretende che andiamo a portare le macchine nei parcheggi sotterranei a 3 euro al giorno, contro l’euro e venti pagati fino ad ora sulla strada. Non solo noi ma anche i commercianti, già innervositi dall’area C, non ne possono più» racconta Angelo Campione, la voce di una protesta iniziata il 22 marzo, data che ha dato il nome al comitato che raccoglie il disagio di corso Indipendenza.
Ultimati i lavori in piazzale Dateo e in piazza Risorgimento, gli abitanti del luogo, senza che i rispettivi responsabili di zona venissero avvisati, il 22 marzo scorso si sono visti ritornare le ruspe che d’improvviso hanno cambiato i posti auto disposti a spina di pesce in posti orizzontali, facendo sparire ben novanta posteggi sui duecento e diciassette precedenti. «Domani ci troveremo con l’assessore al Demanio Lucia Castellaro. All’incontro saranno presenti anche Salvatore Crapanzano, responsabile di tutti i comitati milanesi, Renato Sacristani e Loredana Bigatti, rispettivamente presidenti della Zona 3 e 4. Con noi anche due avvocati, perché non ci attendiamo nulla di buono da parte dell’amministrazione. Alla sera manifesteremo davanti alla sede del comitato di Zona 4. Sarà solo l’inizio. Se il Comune non scende a patti andremo in piazza». Trecento e cinquanta firme contro l’intervento non motivato testimoniano il nervosismo che serpeggia non solo in corso Indipendenza, un nome un programma, ma anche nelle strade limitrofe.
«Abbiamo alcune proposte. Se l’amministrazione vuole costringerci a parcheggiare nei posti interrati deve concederceli a un prezzo inferiore di 3 euro. Chiediamo anche che vengano istituiti abbonamenti mensili di 50 euro, soprattutto per coloro che passano di qui e vogliono lasciare la macchina per andare semplicemente a fare acquisti».

Per quanto riguarda l’ipotesi di segnare sui nuovi marciapiedi superspigolosi una pista ciclabile i milanesi hanno molte perplessità. «La pista ciclabile esiste già dentro ai giardini e poi il neo marciapiede finisce in un’aiuola. Un controsenso, no?».

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