Cronaca locale

Stadio, oggi Sala rivede i club. Il pressing del centrodestra

Altro incontro tra sindaco e vertici di Milan e Inter. FI: "Opportunità da non perdere". La Lega favorevole

Stadio, oggi Sala rivede i club. Il pressing del centrodestra

Dopo la lunghissima melina che gli ha permesso di «scavallare» campagna elettorale e voto senza portare in giunta l'argomento tabù per la sinistra, il sindaco Beppe Sala oggi torna a incontrare i club sul progetto del nuovo stadio. Appuntamento a Palazzo Marino con il presidente del Milan Paolo Scaroni e l'ad dell'Inter Antonello Antonelli. Un paio di settimane fa anche il presidente del Coni Giovanni Malagò aveva lanciato l'allarme: «Il tema va aggredito, devono decidere cosa fare». San Siro - per ora il vecchio Meazza, ma anche il nuovo impianto avrebbe semaforo verde - è il luogo inserito nel dossier di candidatura delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 per la cerimonia di inaugurazione.

«Correttamente e politicamente il sindaco ha dovuto e voluto aspettare le elezioni comunali per riprendere il dossier, ora ha convocato le squadre e devono decidere cosa fare. Noi siamo attenti osservatori, la cerimonia di inaugurazione è prevista il 6 febbraio 2026, fatevi i calcoli...» ha dichiarato Malagò per sottolineare l'urgenza di arrivare a una decisione, in un senso o nell'altro. E Sala ha condiviso che «è tempo di parlarne con calma, abbandonare le divergenze anche interne al centrosinistra e decidere in tempi brevi. Il progetto è più ampio e coinvolge il quartiere nella sua totalità, prima di esprimere una posizione, va fatta una riflessione generale, ma ribadisco la volontà di stringere». La «riflessione» va avanti da quasi tre anni, era dicembre 2018 quando Sala osò dichiarare per la prima volta che «demolire il Meazza non è un tabù».

È stato tempestato subito dalla sinistra ambientalista e ha fatto non uno ma venti passi indietro. Ed è riuscito a buttare la palla sempre più avanti. Oggi, come ha anticipato il Corriere della Sera, sul tavolo potrebbe mettere la richiesta di un contributo extra da parte dei club, che già hanno accettato di versare non i 51 dovuti ma 81 milioni di euro di oneri di urbanizzazione per servizi nel quartiere, trenta in più. E hanno già modificato ampiamente il progetto iniziale per accogliere i «16 paletti» fissati dal consiglio comunale. Per rientrare dal maxi investimento sullo stadio Milan e Inter hanno bisogno di realizzare centro commerciale, hotel, uffici. Ma ha già alzato la quota di verde e servizi sportivi gratis per i cittadini. Verde Europa (che conta tre consiglieri eletti in aula e l'assessore all'Ambiente Elena Grandi) e un pezzo del Pd (Alessandro Giungi in testa) boccia il piano e chiede di ristrutturare il Meazza.

I soldi extra che potrebbe chiedere il sindaco (sempre più) green rischiano di rallentare un'altra volta la pratica. Il centrodestra va in pressing. L'investimento da 1,2 sul quartiere San Siro offrirà anche spazi verdi e campi sportivi gratis per la città. «Non appena sarà istituita la Commissione Sport chiederemo subito di aggiornarci sul progetto - spiega il capogruppo Fi Alessandro De Chirico . Siamo favorevoli allo sviluppo e non si può rifiutare un investimento del genere. Facciamo un'analisi dei servizi che servono al quartiere e ascoltiamo le richieste dei residenti, ma è un'opportunità che non possiamo farci scappare».

Anche il capogruppo della Lega Alessandro Verri è «favorevole al nuovo stadio, poi ovviamente vogliamo vedere la sintesi che ci proporranno sul progetto e gli oneri devono ricadere sul quartiere San Siro».

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