Stangata sugli orti dei pensionati

Stangata sugli orti dei pensionati

Saverio ha 84 anni e cura il suo orto al Parco delle cave da trenta. Porta a casa pomodori, carote, cipolle e tutto ciò che serve per riempire il frigorifero e risparmiare sulla spesa. Altrimenti con la pensione - percepisce la minima, poco più di 400 euro - non ce la farebbe a tirare la fine del mese. Ora anche per lui arriva la stangata. Il Comune raddoppia le tariffe di affitto degli orti.
E lui, che finora ha coltivato il suo appezzamento di 80 metri quadri pagando solo 55 euro all'anno per coprire le spese di irrigazione, adesso si troverà a sborsare il doppio: 116 euro. Non solo, dovrà versare anche 100 e passa euro di cauzione, voce non prevista in passato.
Idem i suoi «compagni di zappa». Tra l'altro la tariffa verrà aumentata gradualmente, con aggiornamento automatico Istat, e dovrà essere versata in un'unica soluzione annuale. Non stiamo parlando di cifre assurde, è vero, ma a farne le spese sarà una delle categorie più fragili: quella dei pensionati che vivono in periferia.
In sostanza, il Comune sceglie di cambiare le regole: non più un forfait simbolico e uguale per tutti ma 1,45 euro di affitto per metro quadro. Senza calcolare tuttavia che, solo in zona 7, ci sono circa 90 coltivatori abusivi che continuano a fare i fatti loro e non sborsano mezzo euro all'anno.
A stabilire le nuove tariffe è il bando per assegnare 179 orti urbani al parco delle Cave: tra questi la maggior parte (130) dovranno semplicemente rinnovare la concessione ma sono già avviati da parecchi anni. L'avviso pubblico, firmato dal direttore del Settore zona 7, Fabrizio Chirico, scadrà il 4 novembre e non ha riscosso nessuna reazione da parte dell'amministrazione. Gli assessori ai Servizi sociali e al Decentramento, durante l'incontro con i pensionati nel quartiere degli Olmi, hanno sostanzialmente spiegato che non si torna indietro. Così è, punto. «Questa è un'assurdità - insorge Silvia Da Vite, portavoce del network Giovani Frontiera - In una città che si sta preparando ad Expo, quello che arriva dalla giunta di Pisapia è un pessimo messaggio. Non è giusto prendersela anche con le fasce più deboli in un momento come questo. Prima di aumentare le tariffe, il Comune pensi a mettere in regola tutti gli abusivi degli orti».
Ma non è detta l'ultima parola. C'è ancora una settimana di tempo prima che il bando scada. «Lo contesteremo - spiegano i pensionati del quartiere - Abbiamo intenzione di scrivere una lettera al sindaco, alla giunta e ai capigruppo per chiedere che il bando venga rivisto». A Milano nel 2013 sono stati assegnati 400 orti. Non solo, anche le aziende private stanno cominciando a coltivare i propri ortaggi a fianco degli uffici. Il primo progetto di «corporate garden» nascerà in zona Garibaldi e sarà curato da SmartGarden.

Insomma, si segue la tendenza delle principali città internazionali: a Toronto il 40% dei cittadini ha un orto, idem a Manhattan. Aziende come Google, Toyota e Pepsi stanno incoraggiando lo sviluppo dell'orto aziendale. Ma Milano, che tanto aveva spinto per promuovere le coltivazioni fai-da-te in città, sembra andare in un'altra direzione.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica