Stranieri, quota 335mila nella Milano del 2031: un residente su quattro

Scontro sui migranti al 19%? Si toccherà il 23 I dati sulle carceri: 44% detenuti non italiani

Stranieri, quota 335mila nella Milano del 2031: un residente su quattro

Gli abitanti di Milano oggi sono al 19% immigrati, contro il 9% della media italiana. Con un certo orgoglio il sindaco Beppe Sala lo rivendicato: «Eppure Milano funziona - ha detto ieri - con tutte le sue difficoltà che non si possono nascondere». Su questo 19% si è subito acceso lo scontro: «Più le rileggiamo e più ci pare che le parole pronunciate da Sala siano l'ennesimo autogol» ha commentato l'ex vicesindaco Riccardo De Corato, oggi assessore regionale alla Sicurezza. E il segretario lombardo della Lega, Paolo Grimoldi, ha attaccato pesantemente: «Il sindaco ha bisogno un lungo periodo di riposo. Se non di un trattamento sanitario obbligatorio. Ma quando dice che a Milano gli immigrati sono il 19%, eppure funziona tutto bene, si rende conto dell'assurdità delle sue affermazioni?».

Questo è il divario di analisi e prospettive che separa il centrodestra dal Pd. Ed è destinato ad aumentare, così come le presenze degli stranieri in città. In base ai dati del Comune, elaborati dall'Orim (l'Osservatorio regionale sull'integrazione e la multietnicità), si stima un aumento di 70mila unità circa in 13 anni. Nel 2031 insomma si toccherà quota 335mila, con un'incidenza sul totale dei residenti destinata a passare dall'attuale 19,4% al 23%. Praticamente sarà straniero un abitante su 4 di Milano. «Questo è un segnale preciso - commenta De Corato - e nonostante il calo degli sbarchi Milano non riusce a stare nelle cifre delle medie nazionali».

Negli arrivi, in effetti, il calo si vede. Nel 2016 si era toccata la cifra record di arrivi, scesi l'anno successivo e ulteriormente crollati nel 2018 (secondo l'Orim del 78% in Italia). Anche la Lombardia segna una riduzione, in numero assoluto: la media da fine 2017 a maggio 2018 si aggira sui 25mila presenti nell regione. Ma il dato percentuale resta stabile: la Lombardia ospita il 14% dei richiedenti asilo, conservando il primato nazionale. «Abbiamo il 14% del totale nazionale - attacca De Corato - e secondo il Comune di Milano noi ci siamo messi di trasverso. E se non ci fossimo messi di traverso? Se Milano ha più del doppio degli immigrati rispetto all'Italia, e non ce la fa, è perché il Comune ha scelto una linea precisa: far arrivare tutti». «E adesso - prosegue l'assessore - inizia il mese pro immigrati, che terminerà con la gran mangiata del parco Sempione. Questi sono segnali. Perché fare queste iniziative? Quale altro Comune lo fa? Nessuno, né amministrato dal Pd né dagli altri. Majorino (l'assessore comunale al Sociale, ndr) vuole fare la rappresentazione del suo modo, suo e tutto suo, di vedere l'immigrazione».

Intanto dai dati Orim risulta che in Lombardia gli stranieri rappresentino il 44%dei detenuti con queste principali nazionalità: 998 marocchini (il 27% del totale nazionale, 537 albanesi (il 14% del totale), 353 rumeni (il 13% del totale

nazionale e 294 tunisini (il 14% del totale. «Ma queste guerre non hanno niente a che vedere con guerre e discriminazioni - contesta l'assessore - non stiamo parlando di eritrei e siriani, popoli che scappano dalle guerre».

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