Appena avuta la conferma che si trattava proprio di meningite, è iniziata frenetica la ricerca di tutte le persone che avevano avuto contatti con lui nelle ultime ore. Una «indagine» sviluppata tra Trento, Milano e Roma, visto che il ragazzo colpito dal male era di Desio ma si trovava in vacanza a Marileva, nel trentino, insieme con amici provenienti dalla capitale. Una corsa contro il tempo che ha portato 18 pazienti, tra giovani e adulti, in ospedale per la profilassi d'urgenza. Nel frattempo il ragazzo è stato posto in coma farmacologico, in attesa che si abbassi la febbre.
L'allarme è scattato la sera dell'ultimo dell'anno quando C. M., 24 anni, studente universitario in vacanza in Trentino, è stato colpito improvvisamente da febbre alta e convulsioni, mentre preparava il veglione con alcuni amici. La guardia medica ha subito capito di trovarsi davanti a un sospetto caso di meningite e ha deciso di trasferite C. M. al più attrezzato ospedale di Trento, dove le analisi hanno confermato la diagnosi iniziale: meningite meningococca di tipo B, la più pericolosa. Le sue condizioni si sono aggravate e i medici hanno deciso di mettere il ragazzo in coma farmacologico per abbassare la temperatura e limitare l'attività cerebrale. La prognosi verrà sciolta solo nelle prossime ore.
Contemporaneamente sono iniziate le «indagini» per risalire a tutte le persone che avevano avuto contatti con lui. A partire dai coetanei in vacanza in Trentino.
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