Alexander Pereira ha appena speso 1,2 milioni di euro per sette allestimenti in vista della prossima stagione tetrale alla Scala, dove è da poco diventato soprintendente. A vendere i pannelli e ad incassare i soldi il Festival di Salisburgo, di cui Pereira è presidente uscente. Un clamoroso caso di auto-acquisto, o di vendita a se stessi. Che è stato giustificato dal presidente del Festival di Salisburgo, Helga Rabl-Stadler, come un atto necessario a salvare la difficile situazione delle casse del festival. Quest'ultima manovra permette insomma a Pereira di lasciare di sé a Salisburgo un bel ricordo. Ma l'operazione odora di conflitto di interessi: Pereira, non ancora ufficialmente in carica alla Scala, sta però già lavorando con il soprintendente uscente Lissner, mentre ancora si occupa degli affari austriaci.
Carlo Mario Cella, responsabile dell'ufficio stampa del teatro, ha sottolineato che «Pereira per il momento lavora e decide in piena autonomia, senza fare riferimento a noi». Ma ha poi aggiunto che «l'unico che può pronunciarsi sulla questione è Giuliano Pisapia, sindaco e presidente del cda della Scala». Che, per il momento, prende tempo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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