Marco Mazzei, fondatore di «Milano bicycle coalition», piattaforma di contenuti e servizi dedicati alla mobilità sostenibile, che vuole contribuire alla diffusione di una cultura alta della bicicletta. Cosa pensa della rimozione del pavè in piazza 5 Giornate?
«Per chi va in bicicletta in città il tema principe è quello della manutenzione: se l'alternativa al pavè è un asfalto pieno di buche direi che siamo punto a capo».
In piazza 5 Giornate e non solo il pavé non era messo molto bene.
«Certo, e così è in piazzale Baiamonti, in via Torino, strada molto trafficata visto che collega due pezzi di città in modo diretto. Via Cesare Battisti, con tutto il passaggio id camion che c'è, è diventata impraticabile in bici. Così piazza Missori: sono molte le vie del centro dove andare in bicicletta è diventato ormai impossibile».
Quindi?
«Il discorso è che il pavè non è in grado di sopportare il peso del traffico attuale e mi riferisco in particolare ai camion dei cantieri. E immaginando Milano da qui ai prossimi 12 anni almeno, con i cantieri per gli scali ferroviari e la riapertura dei Navigli, per non parlare della M4 è chiaro che il pavè non può reggerne il peso. Meglio allora pensare alla sostituzione con l'asfalto. Anche se...».
Che cosa?
«Mi dispiacerebbe se la pavimentazione storica diventasse l'origine di tutti i mali perchè credo appunto che il
problema alla base sia la manutenzione. Allora anche l'asfalto pieno di buche può essere molto pericoloso non solo per le biciclette ma anche per le moto. E il tema principe è quello della sicurezza per chi va sulle due ruote».
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