Non serberà un buon ricordo di Milano, la ragazzina australiana che giovedì pomeriggio passeggiava con i suoi genitori in corso Vittorio Emanuele, soffermandosi qua e là ad ammirare gli artisti di strada: e che si è trovato addosso un maniaco che a pantaloni abbassati le si strusciava dietro. La parte positiva della vicenda è che appena i genitori della fanciulla hanno chiesto aiuto sono immediatamente intervenuti due poliziotti che si trovavano nei pressi. Ma il trauma rimane.
A prendere di mira la turista 12enne è stato un ecuadoriano di cinquantadue anni, già noto alle forze dell'ordine per altri reati: piccoli delitti, nessuno dei quali di natura sessuale. Ma giovedì pomeriggio, raccontano i testimoni, il sudamericano appariva totalmente imbottito di alcol, ed è verosimile che i freni inibitori fossero assai allentati. Così si è avvicinato al gruppo, si è slacciato i calzoni e si è appoggiato alla ragazza.
Ad intervenire sono stati due agenti della Polmetro, la sezione della polizia che vigila sulla sicurezza nei treni e nelle stazioni della metropolitana, che lo hanno bloccato e portato in questura. Interpellato dalla polizia, il pubblico ministero di turno, Donatella Costa, ha ordinato l'arresto immediato dell'uomo per violenza sessuale. Nella giornata di oggi l'ecuadoriano dovrebbe comparire davanti al giudice preliminare per la convalida del fermo.
Ma potrebbe presentarsi un problema: la vittima è in procinto di lasciare l'Italia, e a botta calda non era ancora stata interrogata a verbale, vista anche la delicatezza dell'argomento; la famiglia pare abbia spiegato di avere già i voli prenotati e di non intendere rinviare la partenza; e dunque c'è il rischio che nel processo che il maniaco dovrà affrontare venga a mancare un elemento importante per dimostrare la sua colpevolezza.LF
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