Il 21 giugno il Comune incasserà 38,53 milioni, il dividendo che la Sea staccherà al suo primo azionista che possiede il 54,81% del capitale. In tutto, la distribuzione degli utili sarà di 70,3 milioni, ricordiando che secondo socio è F2i Aeroporti spa (35,75%), seguita da F2i Sgr (8,62%). Il resto è di 500 piccoli azionisti. La generosa distribuzione di profitti rispecchia il buon andamento della società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa. L'assemblea di ieri che ha approvato i conti del 2017, è stata seguita dall'inaugurazione della nuova facciata dell'aeroporto Forlanini con il sindaco Sala, il presidente Enac Vito Riggio e quello Sea Pietro Modiano. L'architetto Pierluigi Cerri con poche mosse è riuscito a rinnovare visibilmente il vecchio edificio, ricoprendolo di materiale sintetico bianco e sostituendo le vecchie pensiline scure con tettoie di vetro che fanno arrivare la luce dove c'era il buio. Una nuova luminosità gioiosa che crea un nuovo, positivo approccio visivo. Sala ha ricordato che nel 2022 Linate sarà collegato con la rete metropolitana e disterà solo 14 minuti dal centro. L'aeroporto cittadino sarà oggetto nei prossimi anni di una profonda ristrutturazione che per ora è rimasta circoscritta, oltre che alla facciata, alla zona arrivi, all'area di ritiro bagagli, mentre è stata spostata e rifatta, più grande e più bella, la lounge Piranesi del Club Sea. In questa fase sono stati investiti 8,3 milioni di euro, di cui 3 per la facciata. Nel 2019, per il rifacimento della pista, l'aeroporto resterà chiuso tre mesi.
Illustrando il bilancio della società - che ha chiuso con 704 milioni di ricavi e 76,9 di utile netto - il presidente Modiano ha detto che «il 2017 segna la fine del dualismo storico fra Linate e Malpensa, con il rilancio di quest'ultimo aeroporto». Malpensa lo scorso anno è cresciuto del 14,1% per numero di passeggeri, più del doppio della media nazionale e 7,9% più della media europea, recuperando livelli vicini a quelli massimi toccati nel 2007 e superiori del 27% ai minimi del 2009, dopo l'abbandono di Alitalia. Linate, da parte sua, consolida i suoi volumi di traffico pur registrando una riduzione dell'1,4% dei passeggeri, legata al trasferimento a Malpensa di alcune rotte internazionali.
Dati che riflettono il crescente successo di Milano e trovano conferma nel 2018: «Stando ai numeri dei primi quattro mesi dice Modiano nell'arco dell'intero anno ci aspettiamo di superare i 33 milioni di passeggeri». Sottolineando che «l'utile lordo per passeggero è tra i più elevati d'Europa» e che questo risultato dà ragione agli ingenti investimenti, nell'ordine dei 100 milioni all'anno. Due gli esempi: la nuova area commerciale di Malpensa è il terzo luogo di Milano in termini di fatturato; la realizzazione del terzo satellite e le sue caratteristiche estetiche e tecnologiche hanno favorito l'arrivo di Emirates che oggi vale un milione di passeggeri. Tra il 2017 e il 2018 l'offerta di Malpensa è cresciuta di 24 destinazioni, di cui 7 intercontinentali. A breve i vertici della Sea hanno in programma un road show in Cina per favorire l'apertura di nuovi collegamenti, mentre c'è attesa per lo sviluppo di Air Italy (ex Meridiana), che prevede di basare a Malpensa 50 aerei, i cui 30 di lungo raggio.
Nota dolente su Alitalia (che ha il 60% di slot a Linate ma due soli voli a Malpensa, New York e Tokio): la Sea ha accantonato in bilancio 25 milioni di crediti finiti nella procedura di liquidazione.
Difficile dire quanto potrà essere recuperato: «Speriamo che qualcosa arrivi, più di zero». L'aspetto positivo è che i pagamenti da parte della gestione commissariale sono regolari «e non siamo preoccupati». Modiano si è augurato che «Alitalia da questa vicenda possa uscire più forte».
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