Zhang, la tigre asiatica battezza l'anno della Verdi

Zhang, la tigre asiatica battezza l'anno della Verdi

È molto probabile che sarà la stessa Zhang Xian, cinese, 39 anni, a dirigere l'Orchestra Verdi nel suo secondo appuntamento di stagione, previsto per giovedì 20, più le repliche di venerdì e domenica, nell'Auditorium Cariplo di Largo Mahler. In programma, la Spagna vista con occhi russi (Capriccio Spagnolo di Rimsky-Korsakov), francesi (Symphonie espagnole di Lalo e Bolero di Ravel) e iberici: El Sombrero de Tres Pocos di De Falla.
Già, questa stupefacente tigre asiatica che mercoledì ha partorito per conto suo, in casa, assistita al telefono dalla ginecologa (il bimbo è arrivato con due mesi d'anticipo…), farà di tutto per essere sul podio dell'Orchestra che conduce stabilmente da quattro anni. Settimana scorsa ha dato forfait al concerto del lancio di stagione: per una giusta causa, il parto imprevisto, appunto. Ma ora, da donna tostissima, che non brucia un minuto di tempo, che non molla mai, che fa filare tutti a bacchetta (in tutti i sensi, a questo punto), promette di recuperare. Così, questa di giovedì sarà idealmente la vera inaugurazione di stagione che s'accompagna all'inaugurazione (giovedì, ore 18.30) della collezione di dipinti di Gianni Maimeri, una raccolta di ritratti dal vero di musicisti del solo scorso, da Arturo Toscanini a Victor de Sabata, Igor Stravinskij, Sergeij Prokofiev, Wilhelm Backhaus, che saranno esposti permanentemente nel foyer dell'Auditorium. Maimeri, scomparso nel 1951, fu pittore, uomo pubblico e imprenditore, fondò un'azienda produttrice di colori. Dimenticato, è poi tornato alla ribalta negli anni Novanta con una sezione personale al Museo della Scala.
Il cartellone della Verdi conta 38 appuntamenti più quello straordinario dell'avvio. L'intera stagione si svolge poi nell'auditorium Cariplo, il più bel grembo sonoro della città. Il 2013 è l'anno di Verdi e Wagner, entrambi nati due secoli fa. Coro e Orchestra Verdi rendono omaggio ai due colossi con una serie di pagine per orchestra, come la Messa da Requiem in programma per marzo 2013, oppure, quanto a Wagner, Preludi e Ouverture. Del melodramma, ovvio, se ne occupa il teatro alla Scala. Gli appuntamenti di punta spettano alla direttrice musicale, Zhang Xian. Nel corso dell'anno, scorreranno sinfonie di Beethoven, Bruckner, Shostakovic. Quindi Brahms che vedrà alternarsi sul podio la Xian e John Axelrod, direttore principale. Mancano i nomi da capogiro. Ci sono, tuttavia, Wayne Marshall, Aldo Ceccato, Claus Peter Flor, Oleg Caetani, Giuseppe Grazioli. Qualche fuoriclasse tra i solisti, come Radovan Vlatkovic (corno) ed Enrico Dindo (violoncello).
Verdi e Wagner sono la sigla del 2013. Ma ci sarà anche tanta Russia con Glinka, Prokof'ev, Rimsky-Korsakov, Scriabin, Borodin, Stravinskij, Rachamaninov, Lutoslaswkj, oltre agli armeni Arutiunian, scomparso il 24 marzo scorso a 92 anni, di cui sarà eseguito il Concerto per tromba e orchestra. Non manca il Novecento inoltrato, il Duemila. E pure pagine mai sentite, come «Trauer Stimmen» di Sciortino e «Let me Sing into your Ear» di Stroppa.
Accanto alla stagione istituzionale, scorrono stagioni parallele. Anzitutto la Verdi Barocca che con l'omonimo ensemble esplora il mondo musicale del Sei e Settecento. Così come proseguono i Concerti della domenica mattina, alle ore 11 con brunch (per chi vuole) a seguire.

Si ripropone la formula collaudata con il direttore Giuseppe Grazioli che presenta un compositore conosciuto e due suoi contemporanei meno noti. Il sabato pomeriggio torna «Crescendo in musica», manifestazione ad hoc per bimbi e ragazzi.

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