IL MILLEPROROGHE ALLA CAMERA

Governo battuto due volte ieri alla Camera, su altrettanti ordini del giorno relativi al decreto Milleproroghe. Il primo documento, riguardante le graduatorie a esaurimento degli insegnanti, è stato presentato da Antonino Russo del Pd. Il governo aveva dato parere contrario, chiedendo al deputato di ritirarlo. Russo però ha chiesto che il testo venisse comunque messo in votazione: «Il governo non ha addotto neanche una motivazione per avere cambiato parere», ha spiegato, visto che «dalla Camera al Senato ha cambiato opinione» su un testo approvato all’unanimità in commissione. Così, il testo è passato con 257 sì, 213 no e sei astenuti. Pd, Lega e Idv hanno votato a favore. Contro si sono espressi Pdl, Fli e Udc. La seconda sconfitta per l’esecutivo è arrivata su un ordine del giorno della Lega, che impegna il governo a stilare un elenco degli apparecchi soggetti al pagamento del canone Rai, indicando anche la tipologia dei soggetti tenuti al pagamento del canone.

Il tutto in riferimento alle polemiche suscitate dalla decisione dell’azienda di viale Mazzini di imporre il pagamento del canone anche ai possessori di smarphone e tablet intesi come strumenti «atti o adattabili alla ricezione del segnale radiotelevisivo», come anticipato dal «Giornale».

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