Miracolo laico Handicap vinto grazie all’arte

Questa è la storia di un miracolo laico. È la storia di Andrea Baleri, bergamasco, nato di sei mesi tetraparetico (con quattro gravissime patologie) e condannato a un’esistenza difficilissima. Oggi Andrea ha 27 anni e ha vinto una grande battaglia: il ragazzo che nessuno credeva potesse mai parlare, né leggere, né scrivere, s’è laureato. Ha discusso la sua tesi con il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bergamo: 110 e lode. In quella sala dell’Accademia gli occhi di tutti erano lucidi, commissione d’esame compresa. Soprattutto quelli della mamma di Andrea, che da buona bergamasca alla fine gli ha indicato la strada per il futuro: «Da domani vieni in azienda come i tuoi fratelli e cominci a lavorare». Severa per finta e commossa per davvero quando ha raccontato a tutti gli sforzi per aiutare Andrea a realizzare il suo desiderio: «Ci teneva tanto». Ci teneva perché l’arte è la grande passione di questo ragazzo che la sorte ha penalizzato, ma che l’amore ha aiutato. Perché l’affetto della famiglia e del pediatra Zavarit hanno permesso di arrivare dove sembrava impossibile avvicinarsi. Andrea disegna: continuamente seguito da personale di sostegno frequentò tutti i gradi della scuola fino al liceo artistico.

Ha partecipato a mostre, ha vinto premi e ha venduto molti quadri. L’Accademia delle belle arti di Bergamo l’ha voluto tra i suoi allievi: ha seguito un corso specifico di scuola di pittura per tre anni. E ce l’ha fatta.

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