Miracolo di Silla

Si tratta di un miracolo eucaristico il cui primo centenario è stato commemorato appena lo scorso anno. Infatti, si verificò in Spagna nel 1907. Nella cittadina di Silla, in diocesi di Valencia, il parroco della chiesa di Nuestra Señora de los Angeles si accingeva a preparare l’altare per la messa del 25 marzo, festa dell’Annunciazione. Il prete, don Fernando Gómez, andò al tabernacolo per prelevare le ostie consacrate e si accorse con sgomento che la porticina era stata forzata. Un furto sacrilego, il cui oggetto era la preziosa pisside d’argento che conteneva le ostie. Il ladro non fu mai trovato, né mai più si ritrovò la pisside. Ma, due giorni dopo, un contadino si accorse che qualcosa di bianchiccio affiorava dalla terra nel suo orto appena fuori città. Guardò meglio e vide che, sotto una pietra, stavano le ostie trafugate. Perfettamente intatte. L’uomo andò subito ad avvisare il parroco. Fu facile intuire che il ladro, evidentemente interessato solo alla pisside d’argento, si era disfatto delle ostie alla prima occasione. Le particole vennero riportate indietro con una solenne processione riparatrice. Furono poste in un reliquiario e, in segno di rispetto dopo quel che era successo, mai più toccate. Passarono gli anni. A un certo punto ci si accorse che quelle ostie rimanevano inalterate. Nel 1934 l’arcivescovo di Valencia decise di farle esaminare.

Gli scienziati stabilirono che il fenomeno era inspiegabile. Ma di lì a poco scoppiò la guerra civile e gli anarco-comunisti incendiarono il palazzo vescovile, mandando in cenere anche gli atti dell'inchiesta.
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