Miss Irak sfida gli integralisti

da Bagdad

Essere una delle ragazze più belle dell'Irak e non poterlo mostrare al Paese intero, anzi dover essere costretta a nascondere volto e corpo. La neo Miss Irak, Silva Shahakian, di religione cristiana, da alcuni giorni è obbligata a vivere sotto scorta e in una residenza segreta a causa di minacce di morte ricevute da militanti islamici. La colpa? Aver partecipato, lo scorso fine settimana, a un concorso di bellezza a Bagdad.
E pensare che l'incoronazione non è arrivata durante la manifestazione, ma qualche giorno dopo per la rinuncia al titolo fatta dalle tre ragazze classificate prima di lei. Le tre hanno deciso di abdicare essendo state minacciate di morte dai fondamentalisti. La seconda, Mona Hilmi, era una musulmana sunnita. Così il titolo di più bella dell'Irak, che era stato vinto da Tamar Goregian (di etnia armena), è andato a Silva che, pur sotto il pericolo di essere uccisa dai fanatici terroristi musulmani, ha fatto sapere che intende tenersi lo scettro di Miss Irak. All’indomani dell’assegnazione del titolo, i fanatici musulmani avevano la Goregian «regina degli infedeli».


Alla vigilia del concorso altre ragazze si erano ritirate sempre per timore delle minacce. Ora gli organizzatori sperano che Silva non ceda alla paura e rappresenti l’Irak al prossimo concorso di Miss Universo. Sarebbe un segno che il Paese non intende piegarsi all’integralismo.

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