Milano - Sulle passerelle di Milano le vie della seduzione stanno prendendo due strade: la ricchezza esibita di valori e di decori e l’austerità. «Ho girato pagina con una moda sexy ma allo stesso tempo rigorosa» dichiarava ieri Roberto Cavalli precisando di aver eliminato ogni forma d’eccesso e mandando in passerella un fiore d’acciaio fasciato in miniabiti, in pantaloni guêpière e anatomici stivali cuissard con tacchi di metallo.
Alle celebri stampe questa volta lo stilista ha opposto disegni ingannevoli, sfumati e tenui, su abiti e tuniche. In compenso, un turbinio di borchie illuminava tutto, borse comprese. Un défilé spiazzante ma ottimista anche perché in prima fila sedeva Claudio Esposito, presidente e amministratore delegato del fondo Classidra che presto potrebbe completare l’acquisto del 20 per cento della Cavalli. Ma l’operazione sottrazione non è per tutti anche perché il decoro è linguaggio. Nel caso di Antonio Marras la ricerca di elementi singolari che sublimano le sue proposte sono accento sulla forza della donna. Piccoli pezzi militari riproposti con maestria, rigorosi tailleur pantaloni e sensuali accordi di camicie di pizzo Chantilly su gonne a pieghe generose sono stati sottolineati dallo stilista di Alghero con ricami e applicazioni che marcano il territorio del gusto.
Scomporre e ricomporre, inseguire geometrie: Veronica Etro rende omaggio all’antica Bisanzio di Teodora con pantaloni alla caviglia e giacche perfette. Una pregevole teoria di giacche, marsine e smilzi cappottini militari ha dato alla donna disegnata da Angelo Marani argomenti sorprendenti come nel caso della redingote di velluto foderata di pizzo Chantilly oro. Attitudine easy ma costruzione couture sono i punti di riferimento di Cristina Ortiz che per Ferragamo ha disegnato una silhouette ad anfora espressa in gonne sotto al ginocchio, pantaloni alla caviglia e abiti drappeggiati.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.