«Molte famiglie italiane cambieranno banca»

«L’Isc per i conti correnti è un importante passo in avanti per la trasparenza verso i risparmiatori. Questo indicatore consentirà il confronto omogeneo tra conti e faciliterà il risparmiatore nell’individuazione della migliore offerta sul mercato», Damiano Castelli, senior vice president di Ing Direct Italia, commenta così l’impatto sul mercato l’introduzione dell’Indice sintetico di costo, il parametro che riassume in una cifra espresso in euro tutti i costi che gravano su uno specifico conto corrente. «In futuro - prosegue Castelli - ci aspettiamo maggiore mobilità dei risparmiatori verso le banche più convenienti e a minor costo. Oggi l’assenza di costi e di commissioni è ritenuto uno dei fattori più importanti nella scelta di una nuova banca: è quello che emerge dal recente osservatorio di Gkf Eurisko sul risparmio degli italiani, che in 7 casi su 10 reputano i costi ancora più importanti della remunerazione offerta».
Da questo punto di vista le banche online sembrano avere la meglio rispetto alle banche tradizionali. In che termini?
«Il risparmio dell’on line è sotto gli occhi di tutti. Basti pensare che un conto corrente costa in media 100 euro presso una banca tradizionale può arrivare anche a 400 euro per le formule cosiddette a consumo, mentre con una banca solo on line come Ing Direct ha Isc pari completamente a zero per qualsiasi profilo di risparmiatore e non è stato toccato dalla recente ondata di rincari bancari del 40 per cento. Non è un caso che sempre più italiani prendono in considerazione l’online per il proprio conto corrente. Secondo le nostre stime nei prossimi sei mesi sono circa 300mila gli italiani che passeranno a questo tipo di conto presso banche che non hanno sportelli. L’Italia, inoltre, ha una penetrazione del banking online ancora bassa rispetto agli altri Paesi europei e proprio per questo grandi potenzialità di sviluppo, complice anche la crescente diffusione della banda larga e la maggiore informazione dei risparmiatori».
Si sente parlare talvolta di costi nascosti: di cosa si tratta?
«Si tratta di tutti quei costi non facilmente individuabili, ma che arrivano a gravare comunque sul prezzo annuo di un conto. Alcuni esempi: l’imposta di bollo annua di 34,20 euro che viene applicata a tutti i conti correnti, ma non ad esempio da un conto on line come quello di Ing Direct se si accredita lo stipendio o si ha almeno 3mila euro di deposito medio. Oppure il costo della seconda carta di credito e Bancomat che solo in rari casi non si paga. O il costo per emissione del Pin in caso di smarrimento. Con un conto come quello di Ing Direct questi costi nascosti non ci sono».


Una curiosità: come si possono depositare i contanti con una banca che non ha nessuna filiale?
«L’operazione è molto semplice i clienti di una banca online pura possono versare contanti sul proprio Conto Corrente presso qualsiasi sportello bancario italiano, utilizzando il “Bollettino Freccia“ un modulo apposito scaricabile direttamente dal sito internet della banca. Una volta compilato con l’importo da versare sul conto corrente e la data, al cliente basterà recarsi con il contante e il bollettino a uno sportello qualsiasi e in pochi giorni riceverà l’accredito sul conto».

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