Mondadori «Confermati tutti i progetti futuri»

La polemica tra Roberto Saviano e Marina Berlusconi è il preludio all’addio a Segrate da parte dell’autore di «Gomorra»? C’è chi è pronto a giurare di sì perché la diversità di vedute si sarebbe fatta troppo profonda. Ieri alcuni giornali hanno chiesto ai principali editori italiani se vorrebbero Saviano nella loro «scuderia». Risposta scontata: chi non lo vorrebbe, visti gli incassi? Secondo questa ricostruzione, Feltrinelli e Bompiani sarebbero in prima linea. In passato si è detto di un interesse del Gruppo Gems. C’è chi offre un quadro diverso, più pragmatico. Le idee sono idee ma Mondadori è pluralista. E non intende far precipitare la situazione. D’altra parte Saviano, per motivi contrattuali, non avrebbe interesse a fare il primo passo fuori da Segrate. Ma allora perché alza il livello dello scontro? Per creare i presupposti per la rottura? A parte le ricostruzioni più o meno fantasiose, da Segrate dicono: «Mondadori ribadisce che Roberto Saviano è un importante autore della casa editrice. I programmi editoriali che lo riguardano, e con lui concordati per il futuro, restano interamente confermati.

Così come resta inalterata la convinzione che gli autori, tutti gli autori, sono il patrimonio più importante di un editore, insieme alla rappresentazione plurale delle idee e delle convinzioni. Questo in rigorosa coerenza con la storia e la prassi di Mondadori e in totale condivisione tra azionisti e management».

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