Roma

Mondello e la sua eredità: «Lascio 172 milioni in cassa»

Praticamente un addio, quello di Andrea Mondello, presidente quasi uscente della Camera di Commercio di Roma. Che ieri, in occasione della della presentazione del Rapporto Crea impresa 2010 di Bic Lazio (di cui parliamo in un altro articolo in questa setssa pagina), ha parlato della sua eredità: «Lascio la Camera di commercio con 172 milioni di euro in cassa. Non si tratta di un cadeau ma il frutto di anni di gestione collegiale basata più sulla proposta invece che sulla logica del veto e dell’interdizione». «Ho seguito un metodo di lavoro - ha aggiunto Mondello - basato su larghissimo consenso, sul non votare ma procedere all’unanimità. È stato un lavoro pesante e faticoso ma che ha portato a risultati importanti». Poi un po’ di legittimo orgoglio: «Lasciamo agli altri il giudizio sull’operato di questi anni, l’importante è che chi viene dopo di me faccia meglio. Io ho creato una classe dirigente all’interno della Camera di commercio, e ci sono tutti gli strumenti per governare e per fare le stesse cose che ho fatto io facendole anche meglio».
Quanto al futuro, Mondello ha indicato alcune delle priorità secondo il suo parere: «Proseguire sulla strada della stabilizzazione dei contratti di lavoro, investire di più nelle infrastrutture immateriale concentrandoci più sulle cose che già ci sono piuttosto che costruirne nuove». «Quando sono arrivato - ha ricordato Mondello - non erano stati costruiti l’Auditorium, il Polo tecnologico, la nuova Fiera di Roma e la Nuvola di Fuksas tutte cose che rappresentano un valore aggiunto». Ma che, lascia intendere Mondello, andrebbero forse sfruttate meglio.
Mondello, 60 anni, è presidente dell’ente camerale da sedici anni e dal 2006 al 2009 è stato anche il numero uno di Unioncamere. Il dopo-Mondello dovrebbe iniziare il prossimo 8 giugno, quando il nuovo consiglio dell’ente camerale, che si insedierà quel giorno, dovrebbe eleggere un nuovo presidente. Sperando che si trovi presto l’accordo su un nome forte. Altrimenti sarebbero guai. «Dopo tanti anni c’è sempre un passaggio un po’ traumatico, però poi si troverà sicuramente una buona soluzione, che metterà d’accordo tutti per l’8 giugno. Non fantastichiamo sull’ipotesi di commissariamento della Camera di commercio, non conviene a nessuno e non permette di investire quei soldi che sono importanti per la città. Sarebbe un’attività sciagurata».
Mondello ha anche parlato della congiuntura economica particolarmene difficile e dei tagli in vista: «Non condanno i sacrifici che vengono chiesti ma mi aspetto che sul piatto della bilancia ci siano anche manovre in uno spirito di crescita, di rispetto del merito, di capacità della proposta, un modo per far crescere questa realtà territoriale.

È un periodo difficile - ha concluso Mondello - e non ci dobbiamo stupire anche per le misure che sono state prese con la manovra economica anche a livello locale».

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