Roberto Donadoni fa il pompiere, gettando acqua sul fuoco degli entusiasmi. Ma è indubbio che il sorteggio di Durban (clamorosamente «bucato» dalla Rai, che aveva previsto il collegamento dopo le 17.30) abbia sorriso all’Italia. Per gli azzurri campioni del mondo, il cammino verso Sudafrica 2010 sarà più che abbordabile. Sono le mani dell’ex sampdoriano Karembeu e dell’ex granata Abedi Pelè a regalarci nell’ordine Montenegro, Georgia, Cipro, Eire e Bulgaria. «Squadre con poca tradizione, ma tignose», sottolinea il nostro ct. Obiettivamente, sembra difficile trovare una squadra in grado di finire davanti agli azzurri in un torneo di 10 partite.
«Sulla carta non mi sembra un girone complicato - ammette con sincerità Donadoni, in questi giorni in Austria e Svizzera per scegliere la sede del ritiro azzurro per gli Europei - anche se, a detta di molti, per noi italiani quando le cose sono facili diventano pericolose. Il Montenegro, come tutte le squadre della ex Jugoslavia, è dotato di tecnica; stesso discorso per l’Irlanda. La Georgia l’abbiamo incontrata di recente, mentre la Bulgaria (diciottesima nel ranking Fifa e fuori da Euro 2008 per un solo punto, ndr) è senza dubbio quella che ha più tradizione rispetto alle altre. Potrebbe essere lei a contenderci il primo posto». Soddisfatto il presidente della Figc Abete, capo delegazione a Durban: «Il nostro obiettivo era evitare Inghilterra, Polonia e Russia ed è andata bene». A fine gennaio l’incontro per definire il calendario delle partite: Abete vorrebbe farlo a Roma, il comitato bulgaro spinge per Sofia.
A proposito di Bulgaria, l’attuale presidente della federazione Borislav Mikhailov era il portiere della nazionale che nel 1994 affrontò gli azzurri nella semifinale mondiale di New York. Mancherà invece la sfida diretta l’ormai ex ct dell’Eire Staunton, tra i protagonisti (sempre nel mondiale americano) dell’unico successo degli irlandesi in otto precedenti con gli azzurri. E se la Georgia è la squadra più conosciuta da Donadoni (due successi nell’ultimo girone di qualificazione), Cipro tornerà ad affrontare l’Italia dopo quasi 17 anni. Inedita la sfida col Montenegro (il cui presidente di federazione è l’ex milanista Dejan Savicevic, che ieri ha parlato al telefono con Abete): solo sei le partite della sua breve storia. La stella è l’attaccante della Roma Vucinic, capitano e goleador (4 reti).
Sorteggio fortunato, insomma, soprattutto se si guarda in casa altrui. Svezia e Danimarca si ritrovano di fronte per la terza volta in un quadriennio (dopo il pari chiacchierato che mise fuori l’Italia a Euro 2004 e le ultime qualificazioni europee). Con loro il Portogallo a costituire un autentico girone di ferro. Urna beffarda per l’Inghilterra: con il nuovo ct, ritroverà la Croazia che l’ha appena battuta a Wembley e ora potrebbe complicarle la vita anche in prospettiva mondiale insieme all’Ucraina. Francia favorita del gruppo 7, ma con Romania e Serbia rivali accreditati. Interessanti anche il derby tra Repubblica Ceca e Slovacchia, la sfida tra Spagna e Turchia, competitivo il gruppo con Olanda, Scozia e Norvegia. Baciata dalla sorte, invece, la Svizzera che pesca le più deboli delle fasce d’élite, ovvero Grecia e Israele.
Allargando il discorso agli altri continenti, storica (ma non inedita) sfida tra le due Coree, mentre alla «prima» in Asia l’Australia dovrà affrontare la Cina e l’Irak campione asiatico in carica. In questo gruppo c’è anche il Qatar, mina vagante perchè sempre più rinforzato (Blatter permettendo) da brasiliani naturalizzati.
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