La stagione 2010 del Costanzi si apre con la medesima coppia protagonista dellultimo spettacolo del 2009: Franco Zeffirelli e Myrtò Papatanasiu. Il maestro fiorentino firma la regia e le scene del Falstaff e la soprano greca, messi da parte i panni di Violetta, si cimenta in quelli di Alice, protagonista femminile dell'ultima creazione di Giuseppe Verdi. Un nuovo allestimento, infatti, debutta allOpera domani alle 20.30 con sette repliche fino al 31 gennaio; lorchestra e il coro sono dellente lirico capitolino mentre il podio è riservato al direttore israeliano Asher Fisch (in alternanza nelle recite del 27 e del 30 con il maestro ucraino Andriy Yurkevich). «Per me inaugurare la stagione dellOpera con Zeffirelli è un grande onore - sottolinea il direttore - e dopo aver provato col coro e lorchestra e aver sondato il loro entusiasmo, la loro preparazione e lamore per la musica ancora di più. Sono convinto che il Falstaff sia musicalmente una meraviglia ma anche un mistero perché non ha niente a che fare con le 26 precedenti composizioni verdiane».
E infatti questa commedia lirica in tre atti rappresenta lunica incursione del compositore di Busseto nel genere buffo. Ambientata allinizio del 1400 (il libretto è di Arrigo Boito) si ispira a due diversi testi di Shakespeare: Le allegre comari di Windsor e Enrico IV. A impersonare il maldestro seduttore Sir John Falstaff sarà Renato Bruson (il 23, il 26 e il 29) in alternanza con Juan Pons (il 24), Alberto Mastromarino (il 27 e il 30) e Ruggero Raimondi (il 28 e il 31). A vestire i panni di Ford invece sarà Carlos Alvarez (il 23 e il 26), Luca Salsi (il 24, il 28, il 30 e il 31) e Pierluigi Dilengite (il 27 e il 29). Alice avrà la voce della Papatanasiu (il 23, il 26 e il 30) e di Serena Farnocchia (il 24, il 28 e il 31) e Mina Yamazaki (il 27 e il 29). La giovane Nannetta sarà interpretata invece da Laura Giordano (il 23, il 26, il 28 e il 30), Gladys Rossi (il 27, il 29 e il 31) e Serena Gamberoni (il 24).
Questo nuovo allestimento propone un titolo che dallOpera manca da più di ventanni. E anche allora (1989) Juan Pons era tra i protagonisti. «Nella mia carriera - racconta Zeffirelli - ho fatto nove allestimenti del Falstaff, ho cominciato, nel 1956 a Tel Aviv, con Tullio Serafini che è stato un grande insegnante, da lui ho imparato una buona metà di quello che so; insegnava le cose più semplici, le basi del mestiere, anche sui costumi ad esempio mi ripeteva che le grandi stelle devono essere viste, riconosciute tra gli interpreti del coro per essere sentite».
Nellottica di valorizzazione del patrimonio del teatro dal 23 gennaio fino al 30 marzo il Costanzi ospita anche una mostra con le creazioni che lo scultore americano Alexandre Calder ha realizzato per lo spettacolo Work in progress nella stagione 1967-1968. Le opere si trovano sia nel foyer di primo ordine che nella nuova sala espositiva del terzo piano.
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