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Il mondo si butta in mischia per fare neri gli All Blacks

Il mondo si butta in mischia per fare neri gli All Blacks

Parigi - E allora ci siamo. Quattro anni dopo il drop di Jonny Wilkinson che stese l'Australia e portò la Coppa nella vecchia Europa, si ricomincia con un altro mese e mezzo di grande palla ovale. La sesta edizione del campionato del mondo questa volta si gioca in Francia terra di mischia e fantasia. Debuttano questa sera proprio loro, i galletti di Bernard Laporte, contro l'Argentina. È un mondiale che ha sulla carta un solo favorito: la Nuova Zelanda. Gli All Blacks infatti non vincono la coppa intitolata a William Webb Ellis dal 1987.

Gli è sempre mancato l'ultimo miglio. Nel '91 ci pensò l'Australia di Farr Jones a lasciarli fuori dalla finale vinta poi a Twickenham. In Sudafrica quattro anni dopo il drop di Joel Stransky annientò lo strapotere fisico di Jonah Lomu e nel '99, l'ultima volta in Europa, toccò alla Francia in semifinale, preparare la trappola per i neozelandesi. Stessa storia quattro anni fa a Sydney, con la porta in faccia sbattuta dalla splendida meta dell'australiano Mortlock.

Ecco perché gli All Blacks, che debutteranno domani proprio contro l'Italia a Marsiglia, non possono sbagliare. Sono sbarcati in Francia con una squadra, meglio due, in grado di far la differenza anche con le riserve. Ci sono almeno sei partite prima dell'atto finale del prossimo 20 ottobre. E la Francia conta di esserci allo Stade de France e conta anche, in una partita secca, di ripetere lo scherzo ai tuttineri. Bernard Laporte è già passato dal collocamento per ipotecare il suo futuro. Farà il sottosegretario allo sport. Ma fino ad allora sarà concentrato solo sulla coppa. E' cresciuta la Francia, ma dovrà superare un girone di ferro con Argentina e Irlanda per appena due posti nei quarti di finale. Un passo falso e si finisce fuori dai giochi che contano. E i Pumas di Marcelo Loffreda sono forse la squadra migliorata più di tutte negli ultimi dieci anni.

Dietro Francia e Nuova Zelanda, le gerarchie non sono cambiate. Il Sudafrica ha già nel mirino il sogno di una finale. E poi c'è l'Australia, l'unica fino ad oggi ad aver battuto gli All Blacks durante l'estate. L'altra Europa resta alla finestra. L'Inghilterra campione uscente è stata costretta a richiamare Lawrence Dallaglio per far da chioccia ad un manipolo di giovani promettenti. Wilkinson è già mezzo rotto. Come inizio non c'è male. Potrebbe essere proprio l'Irlanda ad uscire fuori alla distanza. Contro gli azzurri hanno vinto per il rotto della cuffia nel match premondiale di Belfast. Ma l'impressione è stata quella di una squadra attenta a non scoprire le carte.

L'Italia invece si giocherà tutto con la Scozia nell'ultima partita del 29 settembre. Dentro o fuori per la truppa di Berbizier. Gli All Blacks, il Portogallo e la Romania saranno i compagni di viaggio di questa lunga attesa.

Sarà un mondiale «criptato». A differenza di quanto accaduto con il calcio, solo Sky trasmetterà il grande spettacolo del circo ovale. Magari saranno pochi quelli che lo guarderanno seduti in poltrona. Questione di decoder.

Ma la coda davanti alle birrerie è già cominciata.
Tv: Francia-Argentina, diretta Sky 1 ore 21

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