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Allarme sulla stazione spaziale Iss. Scattano le procedure di sicurezza

A causa di un guasto al sistema di raffreddamento, l'equipaggio è stato costretto a ripararsi nel settore russo della stazione spaziale

Allarme sulla stazione spaziale Iss. Scattano le procedure di sicurezza

Problemi per la stazione spaziale Iss. Si sarebbe infatti verificato un guasto al sistema di raffreddamento, che avrebbe causato una fuoriuscita di ammoniaca nel settore americano della stazione spaziale. Così Samantha Cristoforetti, la nostra astronauta presente nella stazione spaziale, ha spiegato ciò che sta accadendo: "Visto che le condutture esterne sono a una pressione più alta, è probabile che l'ammoniaca fluirebbe nella cabina. L'ammoniaca è estremamente tossica e ha un odore molto caratteristico. Tuttavia, se la perdita è abbastanza piccola, il sistema di autorilevamento del veicolo o il controllo a terra potrebbero notarla per primi, osservando un aumento nella quantità di fluido negli accumulatori del sistema di raffreddamento: visto che non stiamo aggiungendo alcuna acqua, un aumento nella quantità deve venire dall'ammoniaca".

Per evitare di essere intossicati dall'ammoniaca, spiega la Cristoforetti, "la prima azione è indossare una maschera a ossigeno. Lungo tutta la ISS abbiamo almeno una maschera, spesso due, in ogni modulo, pronta per essere utilizzata. Le maschere del segmento USA hanno un piccolo serbatoio contenente una riserva di 7 minuti di ossigeno. Potrebbe non sembrare molto, ma queste maschere vengono usate solo per la risposta iniziale, come vedrete. Con le maschere indossate, quelli di noi che erano nel segmento USOS (moduli USA più Columbus e JEM) si sono spostati rapidamente a poppa verso il segmento russo—non solo perché i nostri veicoli Soyuz sono agganciati lì, ma anche per una importante differenza di progettazione: non ci sono condutture dell'ammoniaca nel segmento russo".

Per ora, l'equipaggio è stato costretto a mettersi

538em;"> "al sicuro all'interno del segmento russo della stazione spaziale", come ha affermato il responsabile della Iss per l'Esa, Bernardo Patti.

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