Mondo

Allarme in Texas: "Non usate l'acqua. C'è l'ameba mangia-cervello"

Tale ameba, denominata Naegleria fowleri, si introduce nel corpo umano attraverso le vie nasali e sta causando grande preoccupazione in Texas

Allarme in Texas: "Non usate l'acqua. C'è l'ameba mangia-cervello"

In Texas è allarme per la presenza nelle condotte idriche di un'"ameba mangia-cervello". La contaminazione delle condutture ad opera di tale parassita, in grado di infiltrarsi nell'organismo umano sfruttando i condotti nasali e di causare gravi infezioni, ha infatti spinto le autorità locali a vietare ai cittadini, per il momento, di utilizzare l'acqua in casa. Destinatari del divieto sono circa 120mila abitanti dei dintorni di Houston: famiglie, stabilimenti industriali (come quello della Dow Chemical a Freeport), istituti penitenziari (come le prigioni statali di Clemens e Wayne Scott). Dipo avere in un primo momento imposto alla cittadinanza di non aprire per nessuna ragione i rubinetti, le istituzioni statali hanno poi modificato l'ordine, consentendo l'impiego di acqua purché “soltanto dopo averla bollita". Cautela massima dovrà essere osservata dai residenti della zona fino a quando la rete idrica non sarà interamente controllata e depurata.

L'allarme inerente alla contaminazione delle condutture ad opera del minuscolo ma pericoloso parassita Naegleria fowleri, che si annida nell'acqua tiepida e calda, è scattato in seguito alla tragica disavventura capitata a un bambino di soli 6 anni, Josiah McIntyre. Questi, lo scorso 8 settembre, è stato appunto infettato dall'ameba inalandola mentre giocava con gli spruzzi d'acqua generati da delle fontanelle. L'infezione incriminata aveva progressivamente determinato un peggioramento delle condizioni di salute del bimbo, inducendo alla fine i genitori del malcapitato a ricoverarlo in ospedale. Il piccolo è stato di conseguenza ricoverato in terapia intensiva, ma quando i medici si sono resi conto che il paziente era stato infettato dall’ameba era ormai troppo tardi e, due giorni dopo il ricovero, il bambino è morto.

Nel dettaglio, il parassita, una volta inalato da Josiah, aveva attaccato il cervello del bimbo, provocando una rara infezione cerebrale senza lasciargli scampo. Tale ameba entra proprio nell'organismo umano attrverso le vie nasali, generalmente in seguito a contatti tra la faccia delle persone e acque infette, e risale lungo il nervo olfattivo, fino ad arrivare al cervello. Lì, si moltiplica molto rapidamente, nutrendosi di tessuto nervoso cerebrale. Le lesioni sono talmente gravi ed estese da rendere la malattia letale in oltre il 90% dei casi.

In seguito al dramma capitato ai familiari di Josiah per colpa del parassita mangia-cervello, le autorità del Texas hanno avviato rigorosi controlli sulle condutture che passano sotto l'area intorno a Houston, emanando contestualmente ordini severi alla popolazione circa il consumo di acqua. Mentre l'allerta resta alta, gli abitanti di alcune cittadine interessate dalle prescrizioni statali si stanno organizzando nel mettere a disposizione del maggior numero possibile di persone centinaia di casse contenenti bottiglie sigillate di acqua potabile.

Nonostante la preoccupazione delle famiglie e delle autoirtà del posto, le infezioni dovute alla Naegleria fowleri sono molto rare in natura, con appena 34 casi segnalati negli Usa tra il 2009 e il 2018.

Commenti