Mondo

Tel Aviv, spari sulla folla: due morti

Torna la paura in Israele, nuovo attacco nello Stato ebraico: almeno due terroristi hanno agito contro i passanti in una via centrale

Attentato a Tel Aviv: sparatoria in centro città, almeno due morti

Torna a colpire il terrorismo a Tel Aviv. Sono almeno due i morti segnalati nella città israeliana, ancora di più i feriti. Tutto è avvenuto nella prima serata di oggi: nella centrale via Dizengoff, i passanti hanno sentito diversi colpi di arma da fuoco. Si è capito subito che qualcosa di grave era successo.

Sul posto sono subito intervenute le forze di sicurezza. Il portavoce della Polizia ha dichiarato che ad agire sarebbero stati almeno due terroristi che hanno agito da due punti diversi della via coinvolta. Nei video giunti da Tel Aviv, si notano i passanti scappare subito dopo i primi spari. In tanti hanno trovato rifugio nei negozi della zona in quel momento aperti, altri invece sono entrati in altri luoghi al chiuso, quali bar e ristorante oppure i palazzi residenziali che avevano il portone aperto.

L'arrivo delle forze di sicurezza hanno portato parzialmente alla calma. Tutti i cittadini nella zona sono stati messi al sicuro e le autorità hanno invitato le persone a non uscire di casa. Ma il pericolo non è definitivamente cessato. Le ultime notizie parlano di un terrorista neutralizzato, un altro invece è ancora in fuga.

Si sta cercando casa per casa e via per via: la polizia militare ha circondato la zona e sta perlustrando tutti i vari isolati alla ricerca dell'attentatore. Il pericolo è che sia riuscito a lasciare Tel Aviv e sia in grado di attuare nuovi attacchi. Intanto il pensiero va anche ai feriti della sparatoria. Secondo i medici dell'Ichilov Medical Center, come riferito dal quotidiano The Time Of Israel, in quattro sarebbero stati operati e attualmente sono in gravi condizioni.

Gli attentatori hanno agito sparando colpi di arma da fuoco ad altezza uomo, raggiungendo diversi passanti. La speranza è di non vedere aumentare nel bilancio dell'attacco il numero delle vittime.

Quarto attacco in poche settimane

In Israele si respira adesso clima di grande tensione. L'attentato non è stato il primo dell'ultimo mese. Al contrario, è il quarto nel giro di poche settimane. Fino a oggi il più grave era stato quello di Beersheva dello scorso 22 marzo. In quel caso si è trattato di un attacco all'arma bianca da parte di un arabo-israeliano e sono morte 4 persone. I vari attacchi dell'ultimo mese sono stati tutti effettuati con coltelli, quello odierno è il primo con l'uso di un'arma da fuoco.

Preoccupazione è stata espressa dal premier Naftali Bennett, il quale si trova a Tel Aviv e sta seguendo le vicende dalla sede del ministero della Difesa. Nei giorni scorsi l'intelligence aveva parlato dei pericoli per la sicurezza per via della concomitanza tra il ramadan e della Pasqua ebraica. Da Gaza membri di Hamas hanno esultato, sono state viste scene anche di spari in aria per "festeggiare" l'attentato. "Noi salutiamo quella operazione - ha dichiarato Mahmud a-Zahar, uno dei leader del movimento - che è una conseguenza della continua aggressione nella nostra terra e nei nostri Luoghi santi".

"Ci opponiamo ai tentativi di imporre un carattere ebraico a Gerusalemme - ha proseguito a-Zahar - e all'ingresso di 'colonì nella moschea al-Aqsa.

Siamo determinati a difendere Gerusalemme col sangue e col fuoco".

Commenti