Nella provincia dello Hebei, nel nord della Cina, un alto funzionario della polizia è stato condannato a 16 anni e mezzo di carcere per aver violentato sei ragazze minorenni tra l’estate del 2017 e l’inizio del 2018.
Le vittime avevano tutte un’età inferiore ai 14 anni e hanno subito per ben otto volte in sei mesi abusi sessuali da parte di Kang Yong, 54 anni, ormai ex vicedirettore dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Qianan. Come racconta The Beijing News, la sentenza è stata emessa lo scorso agosto dalla Corte popolare intermedia di Tangshan ma è stata resa pubblica soltanto adesso.
La vicenda è paradossale. Kang ha provato a corrompere alcuni suoi colleghi che stavano portando avanti le indagini su 12 persone arrestate per truffa. La banda incarcerata, infatti, era sul punto di rivelate agli agenti l’esistenza di un altro business oltre alle frodi: lo sfruttamento della prostituzione minorile.
Il gruppo di malviventi, dopo aver violentato le giovanissime vittime e immortalato le scene di intimità, utilizzavano le foto e i video come arma per ricattarle. Una fonte anonima ha rivelato che questo giro di prostituzione ha coinvolto dozzine di uomini, tra cui uomini di affari, funzionari pubblici e legislatori, anche se non tutti sono stati puniti a causa della mancanza di prove. Il signor Kong è stato indagato dall’ente disciplinare del partito nel luglio scorso, e alla fine ha confessato di essere stato coinvolto nel campo della prostituzione. La sua prima vittima è stata una ragazzina di 13 anni.
Tolleranza zero
Ricordiamo che in Cina il sesso con ragazze di età inferiore ai 14 anni, con o senza consenso, costituisce uno stupro a tutti gli effetti. Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, la Corte suprema del popolo ha affermato che i giudici devono usare ogni mezzo disponibile per punire coloro che abusano sessualmente di minori, compresa la pena di morte. La stessa Corte Suprema ha affermato che le aggressioni sessuali rappresentano una grave minaccia per la salute fisica e mentale dei bambini e che per questo il sistema giudiziario cinese non dovrebbe mostrare alcuna tolleranza per tali crimini.
La “tolleranza zero” intrapresa dalle autorità cinesi è stata intrapresa quest’estate, dopo aver confermato una condanna a morte all’indirizzo di tale He Long, colpevole nel corso degli anni di aver violentato più minori.
Dal 2017 allo scorso giugno i tribunali cinesi hanno ascoltato quasi 9 mila casi di molestie infantili. Stando a quanto riportato da Amnesty International, le esecuzioni in Cina vengono eseguite per iniezione letale o mediante sparatorie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.