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Fondi da personaggi ambigui: atenei americani nell'occhio del ciclone

Dal Mit di Boston ad Harvard, passando per la Tufts: molti prestigiosi atenei americani sono finiti nell'occhio del ciclone per aver accettato fondi da personaggi ambigui

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Dal Mit di Boston ad Harvard, passando per la Tufts del Massachusetts. I grandi atenei degli Stati Uniti sono travolte dagli scandali e il caso Epstein è solo la punta di un iceberg che potrebbe portare alla luce altre scomode verità.

Le grandi università americane sono sempre state considerati le migliori al mondo, vere e proprie fucine che, nel corso degli anni, hanno sfornato nomi illustri dell’élite globale. Eppure, uno dietro l’altro, questi istituti stanno finendo nell’occhio del ciclone.

Il direttore del MediaLab del Mit di Boston, Joi Ito, si è dimesso perché l’ateneo è stato accusato di aver ricevuto ingenti finanziamenti da Jeffrey Epstein, uomo d’affari statunitense colpevole di numerosi reati sessuali e suicidatosi in carcere poche settimane fa.

Epstein, era noto a tutti, dopo aver più volte commesso reati analoghi ha provato a ricostruire la propria immagine iniettando nelle grandi università americane enormi donazioni filantropiche. I suoi soldi, infatti, sono entrati nelle casse del citato Mit, ma anche in quelle di Harvard e della University of Arizona, causando non poche polemiche.

Un sistema da rivedere

Anche altri atenei hanno accettato donazioni da personaggi ambigui. Ad esempio la Tufts, in Massachusetts, ha accettato fondi dai Sackler, una famiglia accusata di aver avuto un ruolo di primo piano nella diffusione dell’epidemia di oppioidi che sta falcidiando gli Stati Uniti.

Il sistema universitario americano privato è ormai in ginocchio, e uno dei motivi principali della sua caduta è da ricercare nel modello di finanziamento su cui ha sempre fatto affidamento. Finché c’era un equilibrio tra le rette pagate dagli studenti e le donazioni dei filantropi, tutto andava a gonfie vele. Con il passare degli anni le spese, o molto più spesso gli sprechi, hanno fagocitato i fondi, le tasse hanno raggiunto livelli insostenibili e i ragazzi sono sempre più costretti a indebitarsi pesantemente per potersi iscrivere ai corsi.

Le università private si affidano spesso e volentieri a fondi di personaggi che possono essere suddivisi in due categorie: quella degli screditati in cerca di nuova credibilità, come Eipstein, e quella dei donatori che mirano a promuovere determinati ideali politici, tipo i fratelli Koch.

A rimetterci è quello che una volta veniva considerato il miglior sistema universitario al mondo.

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