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Francia, duello Le Pen-Macron

A tre giorni dal ballottaggio delle presidenziali francesi, va in onda un faccia a faccia infuocato tra i due candidati

Francia, duello Le Pen-Macron

È iniziato con uno scambio di accuse il duello tv a 3 giorni del ballottaggio delle presidenziali francesi tra Marine Le Pen, leader dell'estrema destra (Front National), e Emanuel Macron, (in testa al primo turno del 23 aprile e favorito dai sondaggi per l'Eliseo). Le Pen ha definito Macron, leader del movimento fondato lo scorso anno En Marche!, 39 anni, ex banchiere ed ex ministro dell'Economia di Francois Hollande, "figlio e candidato del sistema e dell'elite" mentre lei si è attribuita il titolo di difensore del popolo francese. Macron ha replicato a tono definendola "una bugiarda" la cui unica strategia è mentire.

"Il signor Macron è il candidato della mondializzazione selvaggia, della guerra di tutti contro, tutto pilotato dal signor Hollande che manovra nella maniera più chiara possibile". Così Marine Le Pen ha attaccato Emmanuel Macron nell'apertura del dibattito televisivo, sottolineando che se l'avversario rimane "un banchiere affarista" lei invece è la "candidata del popolo, la candidata della Francia" da proteggere. "Sono la candidata del popolo, della Francia come la amiamo", "della nazione che protegge il nostro lavoro, la sicurezza dei nostri compatrioti, le frontiere, che protegge dalla concorrenza sleale internazionale e dal fondamentalismo islamico. Spero che i francesi in questo dibattito possano vedere il vero Macron. La sua strategia di marketing è stata sostenuta dalla macchina del partito socialista, non è altro che la continuazione delle elite, finalmente la sua maschera è caduta", ha proseguito Le Pen.

Marine Le Pen esprime "uno spirito della sconfitta", uno spirito per il quale "la mondializzazione è troppo dura, che l'euro è troppo duro". Così Emmanuel Macron ha ribattuto, accusando di rappresentare questo spirito di sconfitta anche sul fronte del terrorismo. L'ex ministro dell'Economia invece rivendica di voler riportare al centro della politica "lo spirito della conquista" francese: "siamo la quinta potenza mondiale, siamo forti nel mondo" il francese "si parla dappertutto, la sua civiltà è dappertutto", ha detto. Macron poi ha aggiunto: "Lei è l'erede di un partito di estrema destra, di un sistema che soffia sul vento della paura dei francesi da molti anni", "lei è portatrice dello spirito di sconfitta. Di fronte a questo, io porto uno spirito di conquista. Io sono portatore di uno spirito positivo, la Francia ce l'ha sempre fatta, siamo un sole che ancora splende e siamo forti. Ci sono tanti cambiamenti da fare e li condurrò", "spero in profondi cambiamenti e per questo ho abbandonato il governo".

Ma lo scambio di accuse continua. "Lei cerca di far dimenticare di aver fatto parte di un governo che non ha risolto i problemi, anzi... non si vuole prendere le sue responsabilità". Rivolgendosi ad Emmanuel Macron chiamandolo 'ministro dell'Economia", in riferimento al ruolo svolto nel governo socialista del candidato centrista, Marine Le Pen ha accusato l'avversario di non avere un programma per rilanciare l'economia francese. "Perché non avete fatto avvantaggiare il presidente Hollande delle vostre ricette? E se non avete queste ricette perché si è presentato alle elezioni presidenziali? Lei fa quello che sa fare, aiutare i grandi gruppi di interesse", ha attaccato ancora la leader di Fn.

"Lei non ha spirito nazionale, non non pensa all'interesse superiore della nazione, difende interessi privati", ha detto ancora Marine Le Pen. "Gli agricoltori non l'hanno vista, gli industriali nemmeno, solo le grandi imprese sì, quelle che avete fatto comprare ai grandi gruppi americani ignorando l'interesse nazionale".

"Marine Le Pen ci spiega la sua strategia di lotta alla disoccupazione, ma non ci riesce. La sua strategia continua da decenni, ed è di dire molte bugie e quel che non funziona nel Paese, ma non dice nulla. I francesi meritano di meglio", ha replicato Macron.

Giunti al tema caldo del terrorismo, la Francia piange ancora l'ultimo l'attacco del 20 aprile sugli Champs Elysess a Parigi, che ha visto la morte di una agente e del killer, Marine Le Pen è andata giù pesante arrivando a sostenere, nel duello tv a 3 giorni dal ballottaggio, che il rivale Emmanuel Macron "è compiacente con gli integralisti islamici".

"Lei ha ragione, la Francia è un'altra cosa: è una

civiltà aperta con principi generosi, l'opposto di quel che voi proponete. Questa non è la xenofobia, la visione della famiglia che portava suo padre, che voi avete portato costantemente al Parlamento europeo", ha detto Macron.

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