Francia, linea dura del governo contro immigrati extraeuropei e baraccopoli

La stretta in campo migratorio è stata presentata dal governo Macron come un importante contributo della Francia alla ricostruzione dell’Ue

Francia, linea dura del governo contro immigrati extraeuropei e baraccopoli

Emmanuel Macron ha ultimamente annunciato una stretta circa l’arrivo in Francia di cittadini extraeuropei, per consentire alle autorità di Parigi di “riprendere il controllo dell’immigrazione.

La Bbc ha appunto delineato in questi giorni i provvedimenti allo studio dell’esecutivo transalpino per difendere i confini e l’occupazione nazionali. Tra le prime misure ideate dal governo Macron vi è l’introduzione diquote, ossia un numero massimo annuale di extracomunitari ammissibili in territorio francese, che verrà stabilito da Parigi ascoltando imprenditori e sindacati, gli enti locali e i centri per l’impiego. Tali quote non terranno conto dei Paesi di provenienza degli immigrati.

In base al progetto governativo, inoltre, la Francia riformerà le proprie regole in ambito migratorio traendo spunto da quelle in vigore in Australia e in Canada, che privilegiano gli arrivi di stranieri altamente qualificati e di studenti universitari.

Allo studio dell’esecutivo, spiega sempre la Bbc, vi è anche un significativo taglio all’assistenza medica per clandestini e richiedenti asilo. Intenzione delle autorità transalpine è ridurre infatti da dodici a sei mesi il periodo di copertura sanitaria a beneficio degli immigrati irregolari presenti in Francia, nonché imporre agli aspiranti profughi un’attesa di tre mesi prima di potere presentare alla sanità pubblica richiesta di trattamenti medici essenziali.

L’emittente britannica riferisce che Parigi starebbe inoltre mettendo a punto una stretta contro i ricongiungimenti familiari tra immigrati, al fine di eliminare abusi e truffe ai danni dello Stato.

Tra i provvedimenti portati avanti da Macron e dai suoi ministri vi è infine l’eliminazione, entro la fine dell’anno, delle baraccopoli realizzate e abitate da stranieri nelle periferie parigine. In particolare, gli sforzi governativi si concentreranno verso lo smantellamento delle costruzioni di fortuna e abusive che caratterizzano i dintorni nordorientali della capitale francese.

Il premier Philippe, citato dalla Bbc, ha giustificato la linea dura affermando che la difesa delle frontiere dovrebbe essere una priorità dell’agenda della Commissione Ue, al pari dell’emergenza climatica. Egli ha poi dichiarato: “Riprendere il controllo dei confini nazionali significa combattere contro gli abusi del diritto di asilo, contro l’immigrazione irregolare. Agendo in questo modo, la Francia darà un contributo fondamentale alla ricostruzione dell’Europa”.

All’interno della compagine governativa non sono però mancate finora voci di dissenso in merito alla stretta in tema migratorio.

Ad esempio, il ministro della Giustizia Nicole Belloubet, riporta sempre la Bbc, ha recentemente contestato il piano Macron negando che il sistema delle quote possa essere una risposta adeguata al nodo-immigrazione.

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