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In Germania l'ultra destra vola: sicurezza e stretta su migranti

L'Afd si prepara ad un successo storico nei Lander orientali: nei sondaggi è il partito più votato in Brandeburgo assieme alla Spd, mentre in Sassonia vola al 25%

In Germania l'ultra destra vola: sicurezza e stretta su migranti

Teste rasate e colletti bianchi, ma anche anziani, famiglie, operai e agricoltori. È un elettorato trasversale, che attraversa generazioni e gruppi sociali diversi quello dell’Afd. L’estrema destra tedesca punta a prendersi i Länder dell’Est, dove alle prossime elezioni del 1 settembre si prevede un testa a testa tra i sovranisti e l’Spd.

Il passato controverso dei leader del partito in Brandeburgo e Sassonia non sembra spaventare i sostenitori del movimento politico che chiede di bloccare l’immigrazione. Così nel Land che circonda Berlino, secondo l’ultimo sondaggio pubblicato dalla Bild, l’Afd potrebbe giocarsela a parimerito con i social democratici, ottenendo il 21% dei consensi, con la Cdu ferma al 17. Un ribaltone che potrebbe allontanare dal governo l’attuale coalizione di sinistra formata da Spd e Linke.

Anche in Sassonia, dove è in testa il partito della cancelliera, l'Afd potrebbe ottenere il 25% dei voti. Stesso scenario in Turingia, dove si voterà nel mese di ottobre. Numeri indicativi, che mostrano come la parabola sovranista sia tutt’altro che discendente. Almeno nelle regioni della ex Ddr, lontane dai ritmi frenetici della capitale e dalla ricchezza dei Lander occidentali. Nelle cittadine spopolatesi dopo il crollo del Muro, che hanno pagato il prezzo più alto dell’unificazione, con le fabbriche chiuse, i licenziamenti e l'esodo dei giovani, le argomentazioni dell’estrema destra continuano a fare presa.

Lavoro, case popolari, welfare, sicurezza assieme alle porte chiuse per migranti e Islam sono le promesse dei leader sovranisti. Poco importa, allora, se Andreas Kalbitz, il candidato dell’Afd in Brandeburgo, sia uno dei fedelissimi di Bjoern Hoecke, discusso leader dell’Afd in Turingia, che aveva definito una “vergogna” il memorial dell’Olocausto di Berlino. A prevalere è il voto di protesta: anche se di immigrati, qui, ce ne sono pochissimi, l’Afd riempie il vuoto lasciato negli anni dal governo federale. I tedeschi dell’Est “hanno assistito al crollo del muro, alla crisi del 2008 e alla crisi migratoria del 2015 in una sola generazione”, ha ricordato alla Dpa l’ex governatore del Brandeburgo, Matthias Platzeck, per spiegare il malcontento della popolazione cavalcato dalle forze anti-sistema che corrono verso una vittoria storica.

E l’atteso trionfo dell’estrema destra preoccupa non poco Berlino.

Una sconfitta di Cdu ed Spd, infatti, rischia di ripercuotersi sul già fragile esecutivo di Angela Merkel, che parte dei socialdemocratici vorrebbero lasciare.

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