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Berlino attacca Tsipras: "Rinunci alle promesse elettorali"

Il governo tedesco ai leader ateniesi: "Vestitevi pure come vi pare, ma fate i compiti". E difende la Troika: "Usa i metodi giusti"

Berlino attacca Tsipras: "Rinunci alle promesse elettorali"

"La Troika ha funzionato". Parola del portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert. Per il governo tedesco è, infatti, "ragionevole" che la Commissione Ue, la Banca centrale e uropea e il Fondo monetario internazionale restino all'interno della Troika "confrontandosi con i Paesi" in crisi che hanno iniziato un programma di salvataggio. L'obiettivo di Berlino è tenere sotto controllo i "compiti" dati a casa e assicurarsi che proceda tutto come deciso dalla Troika.

La Troika si sfalda con la Bce che studia l’uscita. E la Grecia, tornata epicentro della crisi europea, lancia un’offensiva diplomatica con uno swap sul suo debito che potrebbe salvare la faccia sia a Syriza, il partito vincitore delle elezioni, sia ai Paesi europei divenuti i principali creditori di Atene. Cinque anni di crisi hanno portato Atene più volte sull'orlo del baratro. Dalla fine del 2009 a oggi la Grecia e le scelte della Troika hanno trascinato l'intera Unione europea nel baratro della crisi economica. La Germania, però, se la prende soltanto con gli ateniesi. "È ora che la Grecia dica quali sono le sue proposte concrete", ha tuonato la Merkel ricordando che al momento il governo di Atene "è sottoposto a un programma che è stato prolungato fino a fine febbraio". Non solo. Berlino ha chiesto ad Atene di prendere le distanze dalle promesse elettorali di Alexis Tsipras. Obiettivo è che la Grecia torni alla crescita, ma perché avvenga, l’Eurogruppo ha bisogno di chiare promesse da Atene sul fronte delle riforme, concordate col governo precedente.

Temi economici a parte, l'abbigliamento casual dei governanti greci non sembra infastidire il governo di Berlino. Che ha lasciato il ministro delle Finanze Yanis Vaorofakis libero di vestirsi come meglio crede in occasione dell'incontro col collega tedesco Wolfgang Schaeuble. "Il governo tedesco - dice Seibert - non ha mai giudicato i suoi interlocutori dal modo in cui indossano una cravatta, una giacca di pelle o un abito classico". Per il governo tedesco non fa alcuna differenza: "Quello che ci aspettiamo è che ci presentino la loro strategia economica e finanziaria". Anche il portavoce del ministero delle Finanze tedesco ha detto che per i visitatori non è previsto un abbigliamento ufficiale. Nella sua visita a Londra di ieri Varoufakis ha stupito i suoi interlocutori britannici, varcando la soglia di Downing Street in camicia blu elettrico fuori dei pantaloni e giaccone nero. Un abbigliamento che perfino i distaccati inglesi hanno considerato un po' troppo fuori ordinanza.

Tanto che il commentatore del Guardian l’ha definita "una tenuta da discoteca".

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