Germania, la Merkel non cambia linea sui migranti

Malgrado la batosta di ieri nelle elezioni in tre laender, interpretata come una punizione degli elettori per la politica delle "porte aperte" ai profughi voluta dal cancelliere Angela Merkel ed un premio alle formazioni di destra xenofobe, le scelte del governo tedesco non cambieranno

Germania, la Merkel non cambia linea sui migranti

Nonostante lo schiaffo di ieri (tre regioni sono andate alla destra di Alternative für Deutschland) la cancelliera tedesca Angela Merkel decide di andare avanti in materia di accoglienza agli immigrati. "Il governo tedesco prosegue la sua politica sui profughi, con tutte le forze, dentro e fuori il paese". A dirlo, in conferenza stampa a Berlino, è Steffen Seibert, portavoce della Merkel. Nessun cambiamento dunque. Eppure molti pensavano (e continuano a pensare) che la Merkel prima o poi avrebbe tenuto conto del malcontento sempre più diffuso tra i cittadini. Se non altro ponendo un argine ai migranti. Il governo tedesco, però, sembra intenzionato a spostare l'attenzione sull'Europa: "L’obiettivo deve essere una soluzione comune europea, che porti a ridurre visibilmente i profughi in tutti i paesi membri". Insomma, puntualizza la cancelliera, il problema profughi va affrontato - e risolto - tutti insieme, non solo dalla Germania.

La Merkel, almeno all'apparenza, non vuol darla vinta alla destra di Afd. Nessun cambio di direzione, quindi, nella gestione della crisi, nonostante i risultati negativi per il suo partito (Cdu) e la coalizione di governo nelle elezioni di ieri, segnate dall'avanzata, soprattutto in Sassonia-Anhalt e in Baden-Wuerttemberg, del partito guidato da Frauke Pertry.

"È una giornata molto buona per la democrazia in questo Paese", ha detto Petry, leader della destra di Afd. Gli insulti ricevuti da Alternative fuer Deutschland "non sono degni di questa democrazia".

Per la Petry è ora di smetterla con la distinzione "fra buoni e cattivi, dove i buoni sono di sinistra e i cattivi di destra". Intanto la vice portavoce del ministero degli Esteri tedesco, Swasan Chlebli, definisce Alternativa per la Germania (Afd) un partito "ostile alla democrazia".

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