Coronavirus

Così l'ondata invisibile ha piegato la Germania

In Germania l'incidenza settimanale del coronavirus si è attestata a 213,7 infezioni ogni 100.000 abitanti, ovvero il livello più alto dall'inizio della pandemia

La Germania travolta dalla quarta ondata di Covid

In Germania i numeri riportati dai bollettini Covid hanno infranto ogni record. L'incidenza settimanale del coronavirus si è attestata a 213,7 infezioni ogni 100.000 abitanti, il livello più alto dall'inizio della pandemia e il doppio della scorsa settimana.

La quarta ondata in Germania

Gli ultimi dati del Robert Koch Institute sono emblematici. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 21.932 contagi, più del doppio rispetto al martedì della settimana precedente. Le vittime sono 169 e anche questo numero è raddoppiato rispetto a martedì scorso. Con dati simili, la pressione sul sistema sanitario è tornata a essere un tema rilevante.

A questo proposito, Christian Karagiannidis, direttore scientifico dell’Associazione interdisciplinare tedesca di terapia intensiva e medicina d’urgenza (Divi), ha affermato che un previsto aumento dei casi di coronavirus nelle prossime settimane significa che alcune operazioni programmate rischiano di essere rinviate. Secondo quanto riportato dall'agenzia Reuters, la Germania ha già dovuto trasferire alcuni pazienti da regioni con ospedali sovraccarichi.

Le contromosse di Berlino

Gli occhi sono puntati sulle contromosse di Berlino. Quali misure saranno adottate per arginare la crescita di contagi? I tre partiti in trattativa per formare il governo di coalizione entro l'inizio di dicembre (Spd, Verdi e Fdp) hanno concordato di non estendere lo stato di emergenza a livello nazionale. È stato inoltre presentato un progetto di legge che andrebbe a modificare la legislazione esistente per consentire l'introduzione di determinate misure.

L'elenco comprende l'obbligo di indossare le mascherine e rispettare il distanziamento sociale negli spazi pubblici fino al marzo del prossimo anno. Non vengono citate chiusure di scuole o altre "misure di lockdown". Si parla piuttosto di "misure che commisurate alla presente fase della lotta alla pandemia". Tra le misure previste dal testo anche l'introduzione a livello nazionale della regola del 3G al lavoro, la reintroduzione del tampone gratuito e l'obbligo di test in strutture sensibili come per esempio le case di cura. Il disegno di legge dovrebbe essere presentato giovedì alla camera bassa del parlamento del Bundestag, per poi essere votato tra una settimana nel corso di una sessione speciale.

Le cause del ritorno di fiamma del Covid

Risulta complesso sintetizzare in poche parole le cause di questo aumento improvviso di contagi in un Paese organizzato come la Germania. Può tuttavia essere utile leggere le dichiarazioni rilasciate da Alexander Kekulé al Corsera. Il celebre epidemiologo tedesco ha individuato alcune criticità, tra cui l'eccessiva sottovalutazione del ruolo dei vaccinati da parte della politica.

"Naturalmente la percentuale dei non vaccinati è ancora troppo alta e sappiamo che se questi si infettano diventano subito malati gravi. Ma il virus si sta diffondendo anche tra i vaccinati. Il vaccino ha efficacia su una percentuale di persone oscillante tra il 50% e il 70%, questo significa che su dieci vaccinati, da 3 a 5 potrebbero trasmettere il virus. E quando si consentono manifestazioni senza più misure di controllo, senza test e distanziamento, queste diventano focolai d’infezione", ha spiegato Kekulé.

C'è poi da considerare "l'ondata invisibile" provocata dalla riapertura delle scuole, dove "la maggior parte degli studenti non è vaccinata". "Gli studenti esattamente come i vaccinati, hanno sintomi relativamente leggeri e non li prendono sul serio.

Questa incidenza massiccia si trasmette poi sui non vaccinati, che purtroppo in Germania tra gli adulti sono circa 30 milioni, col risultato che i più anziani sono malati gravi e tornano ad affollare le terapie intensive, mettendo sotto stress il sistema sanitario", ha aggiunto l'esperto.

Commenti