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Gijon, bagnine troppo sexy? Pantaloni al posto del bikini, ma scoppia la polemica

Polemica sulle spiagge spagnole di Gijon: per alcuni la divisa delle bagnine è troppo sexy, ma i commenti vengono tacciati di sessismo

Gijon, bagnine troppo sexy? Pantaloni al posto del bikini, ma scoppia la polemica

Polemica estiva sulle spiagge di Gijon, nel Principato delle Asturie: alcuni utenti si lamentano che le divise delle bagnine sono "troppo sexy", le ragazze vengo invitate a coprirsi e il "Salvamento Marítimo" viene accusato di sessismo.

Canotta e bikini rosso: la divisa delle bagnine del Salvamento Marítimo di Gijon, sta dividendo la Spagna tra chi ritiene la mise inopportuna e chi invece la difende. Tutto sembra essere iniziato da uno scatto che che mette in mostra il lato b di una delle addette al salvataggio bagnanti sulla spiaggia iberica. La foto è stata pubblicata su Twitter da un utente che usa lo pseudonimo "Dios", dio in spagnolo, assieme a un post ironico: "Allarme a Gijon: dieci bagnanti quasi annegano in una mattinata, alcuni anche due o tre volte".

Il tweet è stato condiviso migliaia di volte scatenando, forse involontariamente, un caso diventato ormai internazionale. Molti altri utenti hanno iniziato a pubblicare scatti delle bagnine e a fare commenti, alcuni decisamente inappropriati e degradanti, sulla divisa e sulle addette al salvataggio. Commenti che non sono piaciuti ai responsabili del "Salvamento Marítimo", i quali hanno invitato le ragazze a indossare dei pantaloni al posto del bikini quando stanno lavorando per evitare i "commenti sessisti".

Ma la reazione del Salvamento, invece di mettere fine alla polemica ha gettato ulteriore benzina sul fuoco. La società è stata criticata per aver rimproverato le soccorritrici ritratte negli scatti rubati e finiti sul web, invece dei commentatori molesti. Inoltre molti sostengono che imporre alle ragazze di "coprirsi" sia una reazione eccessiva e maschilista.

E così la società si è trovata a sua volta sotto accusa. Alcune bagnine poi si sono rifiutate di sottostare alle nuove norme di "dress code" e anzi, come risposta alla polemica, hanno postato uno scatto con la stessa mise “incriminata”, raccogliendo la solidarietà di buona parte dell'opinione pubblica.

La polemica estiva è diventata un caso nazionale e anche la politica è intervenuta. "Qualcuno ritiene che il modo in cui sono vestite leda la dignità delle donne? Io penso di no", ha commentato un consigliere comunale. "Portano un costume da bagno normale.

La perversione sta nella mente di alcuni", ha detto invece l’assessore alla sicurezza della città.

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