Dal Grande Fratello di George Orwell al Grande Fratello di Emmanuel Macron. Già, perché il presidente della repubblica francese avrebbe fatto installare nei telefonini dei ministri del suo governo un'applicazione che gli permetterebbe di monitorare, in tempo reale, il loro lavoro, nonché l'avanzamento delle riforme di ciascun dicastero.
È la nuova frontiera della politica: spiare i propri collaboratori con un marchingegno tecnologico per tenerli (sempre) sotto controllo, oltre che sulla corda. Il Grande Fratello dell'Eliseo è diventato un caso in Francia, e difficile, se non impossibile, sarebbe stato il contrario. Oltre Alpe, la stampa transalpina – come scrive Libero – ha approfondito il caso, parlando delle (aumentate) pressioni subite dagli uomini dell'esecutivo, che si trovano così a lavorare con una "pistola" puntata alla tempia.
L'app della discordia – di fatto ideata, creata e installata per misurare l'efficacia dei ministri – è stata ribattezzata "Tableau de bord our la Transformation publique". A controllarla, due fedelissimi di Macron: il segretario generale dell'Eliseo Alexis Kohler e Benoît Ribadeau-Dumas, capo di gabinetto del primo ministro Edouard Philippe.
Un congegno che traduce in numeri, grafici e barre di avanzamento
la bontà dell'attività dei ministri: se queste ultime si coloreranno di verde, bene, se invece si coloreranno di rosso, beh, ecco arrivare i guai. E con i guai, probabilmente, pure il benservito per mancanza di risultati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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