Hong Kong, bruciato vivo un sostenitore di Pechino

Un uomo di 57 anni filocinese è stato bruciato vivo da un gruppo di manifestanti pro democrazia. La vittima lotta tra la vita e la morte

Hong Kong, bruciato vivo un sostenitore di Pechino

A Hong Kong un uomo di mezza età con simpatie filocinesi è stato dato alle fiamme da un gruppo di giovani attivisti anti Pechino (guarda il video).

La vittima, si vede in un video subito caricato sul web, stava discutendo animatamente con alcuni manifestanti pro democrazia, quando uno dei suoi interlocutori gli ha versato addosso del liquido infiammabile, appiccando poi le fiamme.

Leung Chi Cheung, questo il nome dell’uomo, si trova adesso in condizioni critiche per le ustioni di secondo grado sul 28% del corpo, tra braccia e torace. L’episodio è ancora del tutto da ricostruire, anche se l’emittente pubblica Rthk ha detto che l’aggressione è avvenuta nel primo pomeriggio a Ma On Shan. Il sostenitore di Pechino avrebbe accusato i manifestanti di non essere cinesi ma "britannici", alludendo al passato coloniale di Hong Kong, ex possedimento britannico.

Nell’ incidente più scioccante – ha dichiarato il portavoce della polizia, John Tse nel corso di una conferenza stampa - alcuni rivoltosi hanno versato liquido infiammabile su una persona e gli hanno dato fuoco. L’uomo è stato ricoverato in ospedale in condizioni critiche”.

Un filocinese arso vivo dai manifestanti anti Pechino

Il South China Morning Post fornisce ulteriori dettagli sulla violenta vicenda, la seconda avvenuta in una giornata critica. Leung, 57 anni, operaio edile e padre di due figlie, ha affrontato un gruppo di manifestanti che stavano vandalizzando la stazione di Ma On Shan. Intorno alle 13:00 alcuni dimostranti vestiti di nero stavano distruggendo le strutture della metro di Sai Sha Road. Leung stava passando da quelle parti, con l’intenzione di recarsi in ospedale per una visita medica. Alla vista dei vandali, l’uomo li avrebbe redarguiti e inseguiti prima di venir colpito alla testa, all’altezza di On Chun Street. Qualcuno ha cercato di aiutare l’uomo medicandogli le ferite.

A quel punto Leung ha gridato ai suoi aggressori una frase che ha scatenato l’inferno: “Non siete cinesi”. I circa 20 manifestanti hanno risposto, urlando, di essere “cittadini di Hong Kong”. A quel punto i dimostranti gli hanno dato fuoco, per poi fuggire prima dell’arrivo della polizia.

Le autorità hanno classificato il caso come "tentato omicidio" e stanno adesso dando la caccia agli aggressori.

Una fonte anonima ha descritto la scena in questi termini: “La vittima si è alzata con coraggio dopo essere stata colpita ma i rivoltosi hanno cercato di bruciarlo vivo. Un simile attacco è disumano”.

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