Hong Kong, la polizia arresta una 12enne

La ragazzina usciva da una cartoleria di Hong Kong. Gli agenti la buttano in terra a calci e la immobilizzano

Hong Kong, la polizia arresta una 12enne

Un altro video choc sta circolando su tutti i media internazionali. Questa volta arriva da Hong Kong e mostra l'arresto brutale di una ragazzina di 12 anni. Si vede la polizia impegnata a radunare alcuni manifestanti, compresa la ragazzina che, defilatasi, tenta di scappare. A quel punto, un agente la insegue, la butta a terra e altri lo aiutano a immobilizzarla.

L’episodio è accaduto ieri durante la più grande protesta vista a Hong Kong dal 30 giugno, giorno dell'entrata in vigore della legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino all’ex colonia britannica che vieta e punisce atti di sedizione, secessione, terrorismo e collusione straniera. Secondo la versione della famiglia, ripresa dal Guardian, la giovane era uscita con il fratello più grande per fare degli acquisti ma si era ritrovata per caso tra le proteste ed era scappata perchè spaventata. La madre della ragazza ha raccontato all’Apple Daily di voler citare in giudizio la polizia e che sua figlia e suo figlio di 20 anni erano stati multati per la violazione delle norme anti Covid19 sui raduni, assicurando che stavano solo acquistando materiale artistico. La dodicenne, rimasta lievemente ferita, sarebbe scappata perché aveva paura.

Contro gli agenti si è schierata anche la deputata pro democrazia Claudia Mo: "La polizia è diventata inutilmente nervosa e dal grilletto facile", ha detto. In un comunicato, le forze dell’ordine hanno confermato l’arresto della ragazza di 12 anni, spiegando che era scappata "in modo sospetto" e che nei suoi confronti era stata usata "la forza minima necessaria" per eseguire l’arresto: "La polizia era preoccupata per i giovani che partecipavano a raduni di gruppo illegali e la loro presenza alle manifestazioni di protesta ha messo in pericolo la loro sicurezza personale".

Ieri sera, la polizia ha eseguito quasi 300 arresti, di cui 270 per adesione a manifestazioni illegali e 25 per violazione della legge sulla sicurezza nazionale. L'Ufficio di collegamento del governo centrale a Hong Kong ha liquidato la vicenda accusando i manifestanti di volere "riaccendere la guerra" e di "disprezzare vita e salute delle persone".

Mentre da Bruxelles arriva una ferma condanna: "Gli arresti di centinaia di persone ieri per aver preso parte a proteste pacifiche a Hong Kong sollevano serie preoccupazioni per la protezione delle libertà fondamentali", si legge in una nota della portavoce per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Ue Nabila Massrali. "È essenziale che i diritti e le libertà dei residenti di Hong Kong siano pienamente protetti, compresa la libertà di parola e di stampa, nonché la libertà di associazione e di riunione", conclude la portavoce.

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