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Islanda: "Fuori dall'Ue stiamo meglio, forse anche uscita da Nato"

L'Islanda sembra avere le idee chiare e dimostra di non avere alcun ripensamento su una possibile entrata nell'Ue. Così il primo ministro critica il sistema Europa

Islanda: "Fuori dall'Ue stiamo meglio, forse anche uscita da Nato"

All'Islanda l'Unione europea non piace per nulla. E non perde l'occasione per ricordarlo. E così, il primo ministro Katrin Jakobsdottir si è prima lanciata in un duro j'accuse contro ble istituzioni comunitarie e poi ha rilanciato una possibile uscita dalla Nato: "Penso che non dovremmo aderire all’Ue. Non credo ci sia alcun motivo per farlo".

Ma non solo. Il primo ministro ha evidenziato quelli che, secondo lei, sono i veri problemi dell'Ue: "Non siamo soddisfatti della governance economica che tende a dividere e a mettere contro piuttosto che a unire". E ancora: "Le politiche economiche dell'Ue sono lontane dai cittadini e hanno creato divisioni che non servono". Nel mirino della Jakobsdottir, come si può capire, ci sono le istituzioni economiche della Ue, in particolare la Banca centrale europea.

"Meglio stare da soli che con questa Europa", ha detto. Ma i vantaggi che l'Islanda ottiene dall'Europa non sono pochi. Fa infatti parte dell'Area economica europea e, in questo modo, può tranquillamente commerciare con i Paesi Ue. Ottenendo non pochi benefici.

Gli islandesi si dimostrano invece molto divisi sull'argomento. Il 60% di loro è favorevole a restare fuori dall'Ue mentre il restante 40% vorrebbe entrare all'interno della Comunità.

"Il mio partito è sfavorevole alla partecipazione alla Nato ma è l'unica fazione in Parlamento che dimostra di avere ques'idea, quindi non c'è possibilità di rinunciarvi", ha detto la Jakobsdottir.

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