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Israele, tragedia durante il pellegrinaggio: muoiono schiacciate più di 40 persone

Il raduno si stava svolgendo sul monte Meron, che è il secondo luogo più santo del giudaismo in termini di affluenza dopo il muro del Pianto

Israele, tragedia durante il pellegrinaggio: muoiono schiacciate più di 40 persone

In Israele, intorno alle due di notte locali, si è verificata una tragedia a un raduno religioso, che ha causato decine di morti e feriti gravi. L'evento in questione si stava svolgendo nel nord del Paese, sul monte Meron, in Galilea. Il Meron è la principale altura dello Stato ebraico nonché il secondo luogo più santo del giudaismo in termini di affluenza dopo il muro del Pianto. Il raduno incrminato si stava svolgendo lì in occasione delle celebrazioni della festa ebraica Lag-ba-Omer, che celebra, tra aprile e maggio, sia la ribellione israelita del 132 d.C. contro l’esercito romano sia la morte del rabbino Shimon Ber Yochai, sepolto proprio su quel monte e che, nel secondo secolo d.C, avrebbe scritto il libro mistico Zohar, perno della tradizione cabalistica.

Sul Meron si erano recati in questi giorni oltre 100 mila pellegrini e seguaci del cabalismo, dato che le autorità, visto il regredire dell'epidemia di Covid, avevano autorizzato lo svolgimento delle celebrazioni, mentre lo scorso anno lo avevano invece negato a causa dei contagi in crescita. Tuttavia, il ritorno degli israeliani ai festeggiamenti sul monte Meron ha coinciso con una notte di sangue. In base alle prime ricostruzioni, la tragedia è iniziata quando alcuni fedeli, fuori dal controllo della polizia, sono scivolati sui gradini di una tribuna, trascinando con sé altre persone, con conseguente panico generale. Si sarebbe in seguito scatenata una fuga di massa dal luogo del raduno, nella quale decine di persone sono rimaste schiacciate dalla folla.

Il bilancio dell'incidente di stanotte si aggrava di ora in ora, con il bollettino dei decessi che, al momento, parla di almeno 44 morti, mentre sono almeno 60 i feriti, di cui una ventina in condizioni gravi. Le ultime stime fissano invece il numero dei feriti a 150. I soccorsi sono giunti nel luogo del raduno sia a bordo di ambulanze sia utilizzando elicotteri. Alcuni testimoni hanno ultimamente accusato le forze dell'ordine di negligenze, biasimandole per avere bloccato il deflusso dei pellgrini provocando sovraffollamenti lungo le vie di fuga.

I vertici della polizia locale hanno commentato la tragedia in questione parlando di "avvenimento inevitabile", con il maggiore Shimon Lavie, comandante delle forze di polizia del nord di Israele, che si è però assunto la responsabilità del sanguinoso epilogo del raduno. Lavie era l'autorità ufficiale incaricata di monitorare i preparativi degli eventi sul Meron e che aveva assicurato che i raduni potevano svolgersi senza problemi sull'altura.

Vicinanza ai familiari delle vittime è stata quindi manifestata dal primo ministro Netanyahu e dal presidente della Repubblica Rivlin.

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