Kenya, trovate treccine di Silvia. La polizia: "Ormai siamo vicini"

La ricerca di Silvia Romano e della sua banda di rapitori continua. I criminali stanno commettendo molti errori. Si sentono braccati, ma, proprio per questo, possono essere pericolosi

Kenya, trovate treccine di Silvia. La polizia: "Ormai siamo vicini"

I rapitori di Silvia Romano hanno lasciato parecchie tracce sul loro cammino. E per la ragazza rapita in Kenya, le speranze si riaccendono. La caccia ora si sposta nella foresta di Garse, 100 chilometri circa da Malindi. La polizia è sta seguendo la pista lasciata dagli stessi criminali: sicuramente non professionisti, a giudicare dagli errori commessi dall’inizio del rapimento e dalla quantità di tracce lasciate.

L’ultima traccia, in ordine di tempo, le treccine biondastre gettate nella foresta. Le ha ritrovate un cacciatore di frodo che aiuta la polizia nelle ricerche. La parrucchiera di Chakama le avrebbe riconosciute. Non sappiamo ovviamente se sia stata la stessa Silvia a lasciarle per far ritrovare una traccia o se gliele abbiano strappate gli stessi rapitori. In ogni caso, è un indizio.

Il comandante della polizia di Kilifi, Fred Ochieng, contattato dal Corriere della Sera, ha rivelato che la banda sta commettendo molti errori. È un gruppo di criminali che non sa cosa fare, si sente evidentemente braccato. "Non ci hanno fatto una richiesta di riscatto, perché non hanno ancora un nascondiglio sicuro. E più passa il tempo, più è difficile", dice Kilifi.

Quello che ormai è chiaro, è che si tratta di gente improvvisata. "Non hanno bruciato le moto usate per il sequestro. Hanno dimenticato nel bosco i resti del cibo. Uno di loro, Ibrahim Adan Omar, l’abbiamo intercettato mentre telefonava al fratello. Un altro, Said Adan Abdi, mentre parlava con moglie e suocero. Sappiamo che strada hanno fatto, in che zona si nascondono, che volevano scappare in Somalia", fanno sapere dal Kenya.

E le testimonianze iniziano ad accumularsi: la polizia ormai

sa come si è spostata la ragazza e dove è diretta la banda criminale. Resta solo capire dove si trovino ora: la polizia è impegnata giorno e notte. E adesso, oltre alle forze speciali, sono entrati in azione anche i droni.

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