Berta Soler è la leader di Damas de Blanco, il gruppo dissidente cubano che riunisce le donne che sono imparentate con prigionieri politici perseguitati dal regime.
Berta, in un'intervista a La Stampa, racconta di come il regime ha proibito ad alcuni cattolici di incontrare Papa Francesco: "Sabato mattina è venuto qui il segretario della nunziatura, per dirmi che circa 150 persone erano invitate la sera a dare un benvenuto informale al Santo Padre. Mi ha detto di venire, ma di essere discreta. Alle 15,30 sono uscita di casa con mio marito, ma quando siamo arrivati all’incrocio tra Via Blanca e Lacre siamo stati intercettati da una pattuglia della polizia. Ci hanno fatti a salire in auto, e ci hanno portati nel commissariato di Alamar, Habana del Heste".
Una volta giunta al commissariato, Berta è stata divisa da suo marito: "Dopo qualche ora è venuto un agente e mi ha chiesto dove andavamo. Gli ho risposto, e lui mi ha detto: Berta, lo sai che ti controlliamo, dov’è l’invito alla nunziatura? Ho spiegato che era un invito orale e mi ha risposto che se volevo dare qualcosa al Papa, potevo consegnarla a lui. Quindi ci hanno tenuti in commissariato fino alle 8,30 della sera, quando ormai era troppo tardi per vedere Francesco".
Qualcosa di simile è accaduto anche ad altre due donne: Marta Beatriz Roque e Miriam Leiva.
Durante la Messa di Papa Francesco, poi, è successo qualcosa di inquietante: "Saqueo Baez, Maria José Acon, Ismail Beney e una
quarta persona si sono avvicinati all’auto del Papa. Saqueo gli ha detto qualcosa e dato un documento, e Francesco l’ha benedetto. Poi sono stati tutti arrestati, e al momento sono desaparecidos".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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