È morta a 84 anni la prima donna ad aver ricoperto la carica di segretario di Stato Usa: Madeleine Albright era stata nominata dal presidente Bill Clinton nel suo secondo mandato (1997-2001). Prima di questo incarico aveva servito il suo Paese come rappresentante permanente degli Stati Uniti all'Onu.
Marie Jana Korbelova (questo il suo nome originario), era nata a Praga, nell'allora Cecoslovacchia, nel 1937. A causa delle origini ebraiche quando i nazisti presero il controllo nel suo Paese la sua famiglia fuggì a Londra, tornando in patria solo nel dopoguerra. Nel 1948, con i comunisti al potere, la decisione di trasferirsi negli Usa.
Laureatasi in scienze politiche in Massachusetts, Marie Jana si sposò giovanissima con un giornalista, Joseph Medill Patterson Albright, e conseguì un dottorato in diritto pubblico alla prestigiosa Columbia University di New York. Per anni insegnò Affari internazionali alla Georgetown University di Washington. Impegnata in politica, sempre con incarichi di politica internazionale, si distinse per la fermezza nelle posizioni di principio, la difesa dei diritti umani e la democrazia in tutto il mondo. Con la sua determinazione spinse l'Alleanza atlantica a intervenire nella ex Jugoslavia per fermare il genocidio e la pulizia etnica.
Per lei la diplomazia era fondamentale per risolvere le controversie, ma bisognava anche usare la forza per difendere democrazia, libertà e diritti umani. E in questo difficile compito l'America si ritagliava il ruolo di "nazione indispensabile".
Solo in età adulta la Albright scoprì che, sotto l'occupazione nazista, tre dei suoi nonni erano stati vittime della Shoah. In un libro, "Fascism – A Warning", Albright indicò i germi del fascismo in diversi governi contemporanei, nazionalisti e autoritari, alla ricerca del consenso con la demagogia e, piano piano, in azione per limitare in modo sempre più forte le libertà democratiche.
Regimi che lei aveva conosciuto da vicino quando era a capo del Dipartimento di Stato Usa: dalla Serbia di Milosevic, al Venezuela di Chavez, e in seguito la Russia di Putin e la Turchia di Erdogan. La Albright temeva che i modelli della prima metà del XX secolo potessero tornare ad essere fonte di ispirazione per i politici delle nuove generazioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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