Difficile trovare superstiti in Nepal. E mancano all'appello due italiani

L'Unicef lancia l'allarme malnutrizione. In poche settimane la stagione delle piogge

Difficile trovare superstiti in Nepal. E mancano all'appello due italiani

Le operazioni di salvataggio vanno avanti ogni giorno, ma con il passare del tempo diventa sempre meno probabile il ritrovamenti di superstiti in Nepal. Lo sa bene anche il governo, che oggi ha dichiarato alla Bbc di avere di fatto perso le speranze.

"Non penso che ci sia alcuna possibilità di trovare sopravvissuti", ha messo in chiaro il ministro dell'Interno. È ormai passato troppo tempo perché tra i dispersi qualcuno possa essere ancora in vita sotto le macerie lasciate dal terremoto. Dichiarazioni che pesano e che fanno pensare il peggio anche per i due italiani che da una settimana mancano all'appello.

Dal terremoto del 25 aprile si sono susseguiti una serie di nuove scosse, l'ultima oggi, di magnitudo 5,1. È la terza scossa di una certa forza nella zona di Gorgkha. E mentre il bilancio delle vittime sfiora ormai le settemila, con 14mila feriti, le autorità ribadiscono che il numero finale potrebbe essere di 10mila morti.

Non meno rilevante è il problema dei sopravvissuti, che devono lottare con condizioni di vita particolarmente difficile.

Quindicimila bambini, secondo un allarme lanciato dall'Unicef a sette giorni dal sisma, soffrono di grave malnutrizione. Tre milioni i nepalesi che hanno bisogno di assistenza alimentare, a poche settimane dall'inizio della stagione delle piogge.

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