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Olanda, ebrei risarciti dalla ferrovia che li portò nei campi di sterminio

Per la prima volta i parenti degli ebrei trasferiti nei campi di sterminio riceveranno un risarcimento dalle ferrovie

Olanda, ebrei risarciti dalla ferrovia che li portò nei campi di sterminio

Dopo un anno di dure battaglie, finalmente Salo Muller ha vinto la sua guerra: le ferrovie olandesi provvederanno a indennizzare i parenti degli ebrei deportati nei campi di concentramento nazisti, durante la Seconda Guerra Mondiale.

Dal 2017, Muller, ebreo ex fisioterapista dell'Ajax sopravvissuto all'Olocausto, chiede alle compagnia nazionale Nederlandse Spoorwegen (Ns) un risarcimento, dato che nel 1941 i treni della compagnia trasportarono al campo di transito di Westerbork, nel nord dell'Olanda, migliaia di ebrei. Tra questi anche i genitori dell'uomo che, dal campo olandese, furono trasferiti ad Auschwitz, in Polonia, dove morirono nelle camere a gas. Per questi trasporti, le ferrovie olandesi furono ben ricompensate durante la guerra, guadagnando grosse somme di denaro: si tratterebbe di circa 2,5 milioni di euro, trasportando in totale 107mila dei 140mila ebrei che vivevano in Olanda. Tra le vittime, anche Anna Frank.

Già in passato, la Ns si era scusata per aver contribuito allo sterminio, ma non avevano mai fatto cenno ad alcun indennizzo. Ora, per la prima volta, arriva la notizia di un risarcimento per i parenti delle persone trasportate nei campi di concentramento, grazie alla battaglia di Muller, che da tempo chiedeva un indennizzo.

Ora verrà istituita una commissione per "stabilire come istituire un modo per risarcire individualmente le persone colpite".

L'annuncio "straordinario" dimostra, a detta di Muller, che "Ns riconosce che la sofferenza non è svanita, che continua per molti ebrei".

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