Vittime e terroristi sono "fratelli siamesi" stando a padre Hervè Benoit, sacerdote della basilica di Fourviere a Lione, che li mette sullo stesso piano. L’arcivescovo di Lione, monsignor Phlippe Barbarin, si dice "costernato". In un commento inviato al sito Riposte Laique, il sacerdote si lancia in una delirante descrizione del pubblico dei giovani del concerto rock aggredito dai kamikaze: "Guardate le foto degli spettatori qualche istante prima del dramma - scrive padre Benoit - questi poveri figli della generazione ’bobò, in trance, in estasi. Ma sono dei morti viventi. I loro assassini, questi zombi-hashishin (l’antica setta consumatrice di hashish, ndr), sono i loro fratelli siamesi. Ma come non vederli? È talmente evidente! Stesso sradicamento, stessa amnesia, stesso infantilismo, stessa incultura...".
In seguito alla pioggia di proteste, l’arcivescovo di Lione, Philippe Barbarin, si è detto "costernato" ed ha parlato di un testo "che ferisce ed è molto inatteso dalla penna di un prete". Annunciati provvedimenti.
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