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Razzismo, Walmart toglie dalla vendita la bandiera sudista

L'iniziativa della catena di magazzini dopo le polemiche legate alla strage di Charleston. Ma per molti la bandiera confederata è solo un pezzo di storia

Razzismo, Walmart toglie dalla vendita la bandiera sudista

Proseguono le polemiche, negli Stati Uniti, sulla bandiera confederata (quella degli stati sudisti durante la Guerra civile), da molti considerata simbolo di razzismo e da giorni al centro di accesi battibecchi dopo la tragedia nella chiesa di Charleston (nove afroamericani morti). Walmart, la più grande catena di grandi magazzini, ha annunciato che cesserà la vendita di ogni tipo di merce che rappresenti la bandiera confederata: "Non abbiamo mai voluto offendere nessuno con i prodotti che offriamo. Abbiamo preso misure per rimuovere dal nostro assortimento tutti gli oggetti che promuovono la bandiera confederata", ha detto alla Cnn un portavoce dell'azienda, Brian Nick.

Sul web sono circolate alcune foto dell’autore della strage di Charleston (il 21enne Dylann Roof) con una bandiera confederata in mano. Proprio per questo quel simbolo (che per alcuni è solo un pezzo di storia americana) per la Cnn è divenuto "tossico". L'emittente tv ha interpellato anche Amazon ed eBay per sapere se intraprenderanno misure analoghe a quella di Walmart per togliere dalla vendita oggetti di varia natura (dalle bandiere ai coltelli, dalle fibbie alle magliette), tutto rigorosamente con la bandiera sudista. Ma finora non ha avuto risposta.

L’iniziativa di Walmart segue la presa di posizione della governatrice della South Carolina, Nikki Haley, secondo cui "è ora di togliere la bandiera confederata" dagli edifici dello Stato. Una dichiarazione accolta con un plauso da molti politici della South Carolina e anche da alcuni candidati alla nomination repubblicana per le presidenziali del 2016, tra cui Jeb Bush, Rick Perry e Scott Walker. Anche se il tema è spinoso, a tal punto da indurre quasi tutti gli esponenti del Gop alla massima cautela (per non perdere consensi), demandando ogni decisione alle autorità locali (loro e solo loro hanno il diritto di togliere di mezzo, o meno, quella bandiera).

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