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Scontro tra Nobel: Malala attacca San Suu Kyi sui Rohingya

La Nobel pakistana condanna il silenzio della collega sulla tragedia dei Rohingya

Scontro tra Nobel: Malala attacca San Suu Kyi sui Rohingya

È uno scontro tra due donne che hanno molto in comune quello che si sta consumando, con la giovane pakistana Malala Yousafzai, che con la leader del Myanmar Aung San Suu Kiy condivide un passato da perseguitata e un premio Nobel per la Pace, che l'accusa di non fare abbastanza per condannare quanto sta succedendo nel suo Paese alla minoranza musulmana rohingya.

"Sto aspettando che anche San Suu Kyi condanni il tragico e vergognoso trattamento dei Rhoingya", ha tuonato Malala, criticando la 72enne leader del Myanmar, dopo che da giorni arrivano notizie di civili presi di mira dall'artiglieria, nel pieno di quella che diventa ogni giorno di più un'emergenza umanitaria in piena regola, con almeno 87 mila appartenenti alla minoranza islamica fuggiti nel vicino Bangladesh negli ultimi dieci giorni, di fronte agli scontri nello stato di Rakhine.

Un esodo di massa, quello dei rohingya, non riconosciuti in Myanmar, che li considera bengalesi, e non considerati rifugiati in Bangladesh. "A meno che il governo del Bangladesh non decida di aprire le frontiere, queste persone verranno ancora accolte in modo non ufficiale", ha messo in chiaro Vivian Tan, portavoce delle Nazioni Unite.

E mentre le notizie che arrivano parlano di una pulizia etnica in atto, lo scontro si consuma anche tra Premi Nobel, con Malala che ricorda di avere

condannato a più riprese il trattamento della minoranza musulmana. "Sto ancora aspettando che la mia compagna di Nobel per la pace Aung San Suu Kyi faccia lo stesso. Il mondo sta aspettando e i Rhoingya stanno aspettando".

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